la moda veste “bio”, a carpi da lunedì 16 giugno stilisti e produttori dialogano su fibre naturali

Anche la moda può essere bio. Ridurre l’impatto ambientale e restituire diritti ai produttori dei paesi in via di sviluppo, senza rinunciare alla qualità e alla bellezza, è possibile. Stilisti, case di moda ed esponenti del mondo bio si incontrano alla conferenza su “Fibre naturali e tessile biologico”, in programma a Carpi lunedì 16 e martedì 17 giugno nell’ambito del Congresso mondiale del biologico Ifoam (a Modena e provincia fino al 20 giugno).

Si comincia lunedì 16 giugno alle 17, con l’incontro “Moda e etica della responsabilità”: l’industria “fashion”, con esponenti della Camera nazionale della moda come Stefano Dominella, maison Gattinoni e presidente di AltaRoma, fino a Jill Doumain di Patagonia, il marchio leader nello sportswear, dialoga con i più importanti  rappresentanti del mondo bio: la scienziata Vandana Shiva, fondatrice del World Social Forum e vincitrice del Right livelihhod award per la pace (il premio Nobel alternativo); il francese Serge Latouche, teorico della “decrescita”; Wolfgang Sachs, coordinatore del progetto per la globalizzazione e la sostenibilità del Wuppertal Institute. Insieme discuteranno dello sviluppo del tessile biologico: un mercato da 2.600 milioni di dollari, con oltre 200 imprese tessili coinvolte e oltre 800 “retailers” secondo i dati forniti da Icea (Istituto per la certificazione etica e ambientale) che organizza l’appuntamento insieme al Comune di Carpi, con il patrocinio di Unep (Programma delle Nazioni unite per l’ambiente), Ifad (Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo) e il sostegno della Fondazione Cassa di risparmio di Carpi, di Cna Federmoda e di Confartigianato Federazione nazionale della moda.

Si tratta di un settore in forte espansione la cui crescita va di pari passo con il rispetto dell’ambiente e la giustizia sociale. Basti pensare che la coltivazione di cotone, sempre secondo Icea, occupa circa il 2,5 per cento della superficie agricola mondiale, e necessita di un quarto di tutti gli insetticidi utilizzati in agricoltura e dell’11 per cento di tutti i pesticidi. L’utilizzo massiccio di agenti chimici comporta non solo inquinamento ma anche pericoli per la salute dei lavoratori: secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, infatti, ogni anno nel mondo sono fra le 500 mila e i due milioni le vittime di incidenti d’avvelenamento da agenti agro-chimici. Tematiche importanti di cui si parlerà anche martedì 17 giugno (dalle 8,30 alle 19), con interventi scientifici da tutto il mondo e la presentazione delle buone pratiche già in corso, a partire dalle esperienze di Coop Svizzera, Remei e Coop.

Aterballetto – La Conferenza prevede anche un momento artistico con lo spettacolo di danza, aperto a tutti, in programma lunedì 16 giugno, alle 22, nella suggestiva cornice rinascimentale di piazza Martiri. Aterballetto, la principale compagnia italiana di danza contemporanea, presenta due delle più acclamate coreografie di Mauro Bigonzetti, con la direzione artistica di Cristina Bozzolini, in un’esibizione unica che celebra l’armonia fra l’uomo e la natura sottolineata dai costumi di scena di Lucia Socci  realizzati per l’occasione in fibre naturali provenienti da agricoltura biologica. Le coreografie presentate sono: “Cantata”, dedicata ai ritmi del sud, e “Absolutely Free”, inno alla libertà in chiave rock.

 

 

 

 

 

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Pubblicato: 14 Giugno 2008