“E’ difficile trasferire le emozioni provate a chi non era qui. Vedere israeliani e palestinesi che si tengono per mano, parlano, sorridono è cosa che rimarrà impressa per sempre nei miei ricordi”. Il presidente della Provincia di Modena, Emilio Sabattini, ha appena concluso la maratona della pace Betlemme-Gerusalemme, che si è disputata nella mattina di oggi, giovedì 14 aprile con la partecipazione di un centinaio di atleti italiani, palestinesi e israeliani. La manifestazione, organizzata dal comitato modenese del Centro Sportivo Italiano e dall’Opera Romana Pellegrinaggi in collaborazione con il Coni e l’Ufficio per la Pastorale del tempo libero, turismo e sport della Cei, è alla seconda edizione ed è stata dedicata quest’anno alla memoria di Giovanni Paolo II.
Anche il presidente Sabattini ha portato per un tratto la fiaccola della pace, che avrebbe dovuto essere accesa proprio dal Pontefice. “Questa giornata è stata per certi versi storica – racconta – basti pensare che al check-point nessun atleta è stato fermato per il controllo, com’era avvenuto anche l’anno scorso. Certo, è un episodio soltanto, una goccia nel mare, ma è un evento molto importante dal punto di vista simbolico. Del resto – ricorda il presidente della Provincia – non da oggi lo sport riesce a compiere dei piccoli miracoli: non dimentichiamo che nell’antica Grecia si fermavano le guerre nel periodo di svolgimento delle Olimpiadi. Questa giornata di fratellanza è dunque un momento importante, anche se – conclude Emilio Sabattini – la strada verso la pace è difficile. A ricordarcelo, se mai ce ne fosse bisogno, c‘è il muro in costruzione, che sta isolando non solo i palestinesi ma la stessa città di Betlemme, capitale mondiale dei cattolici”.