Per la commissione tecnica sul progetto di deposito di gas a Rivara rimangono «del tutto irrisolte le numerose e rilevanti criticità sinteticamente descritte nel presente elaborato». Lo si afferma nelle conclusione dopo aver preso atto che l’originario progetto del 2006 «è stato integrato per ben due volte», nel giugno 2007 e nell’agosto 2009.
Nella relazione si sottolinea che «gli estensori della documentazione presentata affermano esplicitamente che risposte più precise ed attendibili alle diverse incognite che ancora gravano sul progetto possono essere fornite solo eseguendo ulteriori ricerche sperimentali che vengono rimandate a successive fasi di accertamento o addirittura ad operazioni da eseguire ad opera realizzata».
Per la commissione, quindi, «di fronte ad uno scenario di questo tipo è indispensabile chiedersi come sia possibile tentare di effettuare una valutazione pienamente consapevole della proposta presentata. L’analisi puntualmente eseguita sulle varie tematiche progettuali – si legge nel documento – ha messo in evidenza la grave indeterminazione di rilevanti aspetti inerenti alla conformazione geologica del sito, se non addirittura la contraddittorietà delle affermazioni contenute nei documenti di progetto se confrontate con le evidenze, ormai consolidate, riportate nella letteratura che descrive lo stato geofisico e geochimico del sottosuolo interessato».
In particolare, per gli esperti, risultano tuttora privi di adeguata dimostrazione diversi elementi tra cui la resistenza e impermeabilità della roccia di copertura, che dovrebbe costituire la barriera di contenimento del gas; la presenza e le caratteristiche del sistema di faglie che interessano il complesso strutturale, all’interno del quale si propone l’opera; il grado di porosità e fratturazione della roccia serbatoio, anche in relazione alla effettiva capacità del serbatoio stesso; l’attendibilità delle “analisi costi – benefici” in relazione alle gravi incertezze legate agli elementi di cui ai punti precedenti.
Permane, inoltre, per la commissione tecnica «il determinante grado di consapevolezza che emerge dalle elaborazioni progressivamente compiute per quanto riguarda le condizioni di criticità derivanti dalla presenza, nell’area interessata dal progetto, di strutture sismotettoniche attive, che rendono di fatto impraticabile la ipotesi di realizzazione di un’opera come quella proposta».