“Il piano di razionalizzazione degli uffici postali minori prevedeva in un primo tempo la chiusura di 43 uffici, poi grazie all’intervento della Provincia sono scesi a 28, e dopo ulteriori richieste, l’ultima ipotesi prevede la soppressione di 17 uffici”. Lo ha affermato Graziano Pattuzzi, presidente della Provincia di Modena durante la discussione in Consiglio provinciale sul piano di Posteitaliane spa che prevede, anche a Modena, la chiusura di una serie di uffici postali soprattutto nelle piccole frazioni di montagna.

Nel frattempo in diversi uffici postali dell’Appennino scatta, per la prima volta, la chiusura parziale: come comunicato ai sindaci dall’ufficio modenese delle Posteitaliane spa, sabato 14 luglio, nei mesi di agosto e settembre, 26 uffici postali nelle frazioni di montagna, rimarranno aperti dai quattro ai dieci giorni al mese a seconda dei casi. Il calendario potrebbe variare per alcune date sulla base delle richieste dei Sindaci.

“La corrispondenza sarà comunque garantita su tutto il territorio – ha spiegato Pattuzzi – ma e-mail e sms, secondo Posteitaliane spa, hanno fatto crollare il traffico postale, le poste ora sono una spa, anche se a totale capitale pubblico, che deve far quadrare i conti in vista dell’ingresso in borsa”.

Il problema è stato sollevato in Consiglio dai consiglieri Maino Benatti e Andrea Sirotti (Ds) che hanno espresso la preoccupazione per le ipotesi di soppressione di numerosi uffici soprattutto in montagna.

Benatti ha proposto la soluzione di “affidare una serie di servizi postali agli esercizi privati situati nelle frazioni, una ipotesi prevista anche nel piano del commercio approvato dalla Provincia”.

Pattuzzi ha concluso la discussione confermando l’impegno della Provincia a continuare a discutere con le Poste spa per una soluzione che penalizzi il meno possibile i cittadini.

Þ Si allega il calendario delle aperture estive degli uffici postali in montagna stabilito dalla filiale di Modena di Posteitaliane.