L’apertura dell’edizione del ventennale di “Jazz in’ it” è affidata, venerdì 27 giugno alle ore 21.30, all’Union Jazz Band, diretta da Marco Ferri e impreziosita dalla tromba di Paolo Fresu, che affronterà il ricco “songbook” di Sal Nestico. A seguire l’omaggio a un maestro della canzone francese come Léo Ferré rivisitato jazzisticamente dall’E.s.p. Trio di Roberto Cipelli, con Attilio Zanchi e Philippe Garcia, insieme ancora a Paolo Fresu, Gianmaria Testa e alle suggestive immagini della computer-art di Mariano Chelo.
Sabato 28 giugno altre due produzioni originali. La prima vedrà di scena gli svizzeri Q3 impegnati nella sonorizzazione, in versione bass’n’drum, del capolavoro di Flaherty “Nanuk l’esquimese”, film del 1922. La seconda darà spazio a uno dei più geniali esponenti della musica creativa anglo-americana, il chitarrista e compositore inglese Fred Frith che presenterà il suo progetto “Tessitura”, realizzato in collaborazione con Angelica e la Regione Emilia Romagna.
L’ultima serata del festival proporrà prima il nuovo quartetto internazionale di Joe Rehmer arricchito dalle fascinose ance del sassofonista Javier Girotto e, subito dopo, l’inedito trio formato dal pianoforte di Umberto Petrin, dalla voce narrante di Giuseppe Cederna e dalle immagini originali di Giuseppe Baresi. Ancora una commissione originale del festival per suggellare, nel segno della contaminazione di stili e di linguaggi, il ventennale di “Jazz in’ It”.