Oltre alle grandi opere che interessano il territorio modenese con la bretella Campogalliano-Sassuolo o la Cispadana, nel corso dell’incontro con i parlamentari si è parlato anche degli altri interventi strutturali sulla viabilità modenese attesi da tempo, tra cui la complanarina di Modena, e quelli a carico di Anas lungo la statale 12 come il completamento della tangenziale di Mirandola e le tangenziali di Montale, Sorbara e S.Prospero; poi ci sono gli interventi per migliorare la statale 9 da Modena a Castelfranco Emilia e verso Rubiera, i lavori sulle curve dei Carrai a Pavullo o l’attraversamento di Lama Mocogno.
Gian Domenico Tomei, presidente della Provincia di Modena, dopo aver sottolineato che questi interventi «si collegano, completandoli, con quelli previsti dalla Provincia, destinati a rivoluzionare la viabilità provinciale» ha annunciato che la Provincia quest’anno realizzerà, oltre al prolungamento della Pedemontana, l’adeguamento della provinciale 623 Vignolese tra il casello di Modena sud e Spilamberto, della provinciale 413 a S.Pancrazio e tra Carpi e Correggio; poi ci sono i lavori di consolidamento sui ponti di Saburano sulla provinciale 27 a Montese, del ponte della Docciola sulla sp 4 Pavullo, la rotatoria a Campogalliano sulla provinciale 13 e i lavori di miglioramento sismico dell’istituto Barozzi di Modena. Complessivamente solo quest’anno saranno investiti oltre 27 milioni di euro.
Nel Piano investimenti della Provincia per i prossimi tre anni sono previsti, tra gli altri, anche il completamento della Pedemontana, la tangenziale di S.Cesario e gli adeguamenti sismici in diversi istituti scolastici superiori.