infiltrazioni della malavita 1 – solidarietà a tizianordine del giorno votato all’unanimità in provincia

«Vicinanza e solidarietà» a Giovanni Tizian, autore di inchieste sulle infiltrazioni al nord delle cosche mafiose che da settimane vive sotto scorta. E, insieme, la richiesta di «un potenziamento degli uffici giudiziari e delle forze dell’ordine per far sì che il lavoro di indagine sia più forte ed efficace, individuando nella creazione di un distaccamento della Direzione investigativa antimafia sul nostro territorio una prima risposta», oltre alla «conferma del nostro impegno contro le in filtrazioni mafiose, chiedendo che tutti i Comuni e gli enti aderiscano all’osservatorio degli appalti». E’ quanto prevede l’ordine del giorno approvato all’unanimità dal Consiglio provinciale mercoledì 25 gennaio.

Nel corso della stessa seduta è stata discussa anche un’interpellanza, presentata dai consiglieri del Pd Luca Gozzoli, Elena Gazzotti e Fausto Cigni, che segnalava il caso di diverse aziende modenesi in difficoltà acquistate o prese in affitto da un’unica famiglia originaria di una cittadina pugliese, alla quale ha risposto il presidente Emilio Sabattini (comunicato n. 55).

Illustrando l’ordine del giorno, Luca Gozzoli ha evidenziato come «dal prezioso lavoro di Tizian emerga un aspetto preoccupante: l’infiltrazione della malavita nel nostro territorio punta sulle nostre debolezze di società ricca, dal gioco d’azzardo alla droga alla prostituzione». Per Bruno Rinaldi del Pdl «quella che dobbiamo combattere è una battaglia culturale, molto difficile, per difendere il valore dell’onestà. Soprattutto le giovani generazioni sono attratte dall’immagine e dal potere del denaro, e in questo humus  culturale la mafia si diffonde». «Questa società – ha affermato Patrizia Cuzzani del Gruppo misto – ha bisogno di persone come Tizian, ma se si trova sotto scorta a Modena per un libro, vuol dire che qualcosa non va». Nel ricordare come «queste cose sulla malavita attratta dalla ricchezza del nostro territorio noi le dicevamo quasi vent’anni fa», Dante Mazzi del Pdl  ha sottolineato «un elemento nuovo, e cioè che non è stato Tizian a chiedere la scorta ma le forze dell’ordine a predisporla. Questo significa che l’azione investigativa ha funzionato, arrivando preventivamente». La prova, secondo il consigliere Fausto Cigni, che «l’intelligence ha fatto il proprio dovere».

Pubblicato: 26 Gennaio 2012