Continua la fase di preallarme per gli incendi boschivi, un pericolo al quale, oltre alla scarsità di piogge e alla vegetazione secca, contribuiscono anche disattenzione e negligenze, soprattutto tra i turisti della montagna. Nei giorni scorsi Provincia, Prefettura, Vigili del fuoco, Corpo forestale dello Stato, Regione, 118 Modena soccorso, Consulta volontariato per la protezione civile e Comuni hanno siglato un’intesa che definisce i compiti dei diversi enti sulla base della nuove normative, ma soprattutto individua procedure di emergenza più efficaci per lo spegnimento degli incendi.
Rimane fondamentale, però, la prevenzione. Le regole di comportamento da osservare sono semplici. Innanzitutto non gettare mai mozziconi accesi fuori dall’autoveicolo perché, per effetto dell’aria, si trasformano in proiettili incendiari; evitare di fumare nei boschi e in ogni caso spegnere accuratamente il mozzicone; non accendere falò e fuochi e, per la cottura dei cibi durante i picnic, utilizzare gli spazi attrezzati oppure piccole buche nel terreno ripulito e distanti dal bosco, ricordandosi di non abbandonare le braci sul terreno; infine non parcheggiare l’automobile a contatto con l’erba secca perché la temperatura della marmitta può far scattare un incendio.
La Provincia ricorda inoltre che è vietato bruciare stoppie delle colture agrarie e della vegetazione infestante a meno di cento metri dai boschi; per bruciare materiale vegetale è obbligatorio avvisare il più vicino comando del Corpo forestale dello Stato, almeno entro le 48 ore precedenti.
Per lanciare l’allarme incendi si possono avviare telefonicamente i Vigili del fuoco (115) o il Corpo forestale dello Stato (1515) attivi 24 ore su 24. La Regione, inoltre, ha istituito il numero verde del Centro operativo attivo dalle 8 alle 20: 800 841051.