In Consiglio interpellanza sul piano rifiuti. Vaccari: “la differenziata aumenterà ancora”

«Termovalorizzatore e raccolta differenziata non sono alternativi. Anzi il Piano rifiuti che stiamo costruendo punta su una loro integrazione per ridurre al minimo il ricorso alle discariche. E a Modena il percorso avviato nel 2006 per potenziare il termovalorizzatore non ha impedito di raggiungere un aumento di oltre 20 punti percentuali di raccolta differenziata in questa Provincia, arrivata quasi al 51 per cento e destinata ad aumentare ancora».

Lo ha affermato Stefano Vaccari, assessore all’Ambiente della Provincia di Modena, rispondendo in Consiglio provinciale a una interpellanza della Lega nord sulle previsioni del Piano rifiuti e in particolare quelle relative al termovalorizzatore di Modena.

«Non riusciamo a capire – ha affermato Stefano Corti (Lega nord) nell’illustrare l’interpellanza –  come mai Hera che ha un maggiore interesse nel bruciare i rifiuti, abbia anche il compito di fare la raccolta differenziata.  Insomma, come è possibile che una multiutility che punta al profitto, essendo anche quotata in Borsa, possa garantire una maggiore raccolta differenziata quando guadagna per bruciare la maggior quantità possibile di rifiuti?».

Vaccari ha risposto che «è possibile perché esiste uno strumento che si chiama Piano provinciale di gestione dei rifiuti e un altro che si chiama Piano d’ambito per il servizio rifiuti che indicano obiettivi e percorsi per i gestori sulla raccolta differenziata, il recupero, la riduzione della produzione, in base anche alle direttive europee. C’è un ruolo pubblico, insomma, di indirizzo e di governo del sistema dei rifiuti che il gestore deve rispettare».

A proposito degli interrogativi sul termovalorizzatore («il potenziamento – ha rilevato Corti – aumenta le concentrazioni di polveri sottili nell’aria già troppo elevate come dimostrano i dati della rete di monitoraggio»), Vaccari ha sostenuto che «la linea nuova, a regime da oltre un anno, fornisce prestazioni ambientali molto migliori e con emissioni di gran lunga inferiori ai limiti imposti sia dalla stessa Autorizzazione integrata ambientale, sia dai termini di legge per questo tipo di impianti. Mentre per la nuova terza linea il gestore ha proposto, anziché una ristrutturazione, una demolizione e ricostruzione per riuscire a utilizzare le migliori tecnologie, fra l’altro già in funzione negli inceneritori di Ferrara e di Forlì-Cesena riuscendo a migliorare le performance complessive dell’impianto.

Per quanto riguarda i superamenti delle polveri sottili, Vaccari, dopo aver ricordato che tutti i dati sulle emissioni sono disponibili on line, ha rilevato che «da sette anni i livelli sono in costante calo grazie anche agli interventi degli enti locali. Complessivamente la diminuzione a livello regionale si è attestata attorno al 15 per cento e, se stiamo al solo contributo delle emissioni del termovalorizzatore, queste incidono per meno dell’uno per cento rispetto al complessivo insieme delle polveri sottili rilevate nel nostro territorio».

Vaccari ha concluso assicurando che «il percorso di costruzione del nuovo Piano Rifiuti prevede ampie forme di partecipazione e un confronto approfondito con tutti i soggetti interessati.

Pubblicato: 12 Maggio 2011Ultima modifica: 08 Aprile 2020