Entro l’estate nell’Appennino modenese apriranno dieci nuovi bed and breakfast. Questo grazie ai contributi della Provincia e delle Comunità montane modenesi. Nei giorni scorsi la Provincia ha deciso la destinazione di un fondo per oltre 100 mila euro a sostegno degli interventi di ristrutturazione e miglioramento dei servizi; saranno concessi contributi a oltre 50 attività di bed and breakfast presenti sul territorio provinciale e per dieci di queste, in altrettante località della montagna, si tratta una nuova apertura.
“E’ una forma di ricettività che sosteniamo – afferma Mario Lugli, assessore provinciale al Turismo – perché risponde alle nuove esigenze di un turismo giovane, attento all’ambiente, all’enogastronomia e alla qualità dell’ospitalità a prezzi contenuti. Un tipo di turismo che può trovare nell’Appennino modenese un luogo ideale per trascorrere una vacanza piacevole e rilassante”.
Le nuove attività si aggiungono ai circa 80 bed and breakfast attivi in provincia di Modena per complessivi 200 posti letto disponibili, per la maggior parte in montagna. Sono disponibili alloggi a Fanano, Frassinoro, Guiglia, Lama Mocogno, Montecreto, Montefiorino, Riolunato, Serramazzoni e Sestola.
Si tratta soprattutto di abitazioni in un contesto rurale. I prezzi per una stanza e prima colazione variano dai 20 euro per persona, agli 80 per la camera con tre posti letto.
“Questa nuova forma di ricettività – sottolinea Lugli – si è sviluppata velocemente garantendo nuove forme di reddito in montagna. Anche il bilancio in termini di presenze turistiche finora è estremamente positivo”.
I bed and breakfast modenesi sono frequentati in maggioranza da turisti italiani provenienti da Emilia Romagna e Toscana, ma anche stranieri, in particolare i tedeschi. I soggiorni in genere hanno una durata che va da tre giorni alla settimana.
Tutte le informazioni sulle strutture attive nel modenese si trovano nell’annuario degli alberghi 2003 distribuito dalla Provincia ed è disponibile anche in rete nel sito www.provincia.modena.it.
Per aprire un’attività basta presentare una dichiarazione di inizio attività al Comune che deve accertare anche il rispetto delle norme e dei requisiti e una comunicazione sui prezzi alla Provincia. All’interno della residenza è necessario mettere a disposizione una stanza con servizi, anche più di una, ma non più di quattro, fino ad un massimo di dieci posti letto.