Sviluppare l’attività dell’Osservatorio provinciale sull’immigrazione per approfondire, in particolare, i temi legati ai problemi abitativi, alla salute e alla presenza di minori sia in ambito scolastico che extrascolastico. Sono i contenuti del protocollo d’intesa tra Provincia, Comune e Prefettura di Modena che verrà esteso nelle prossime settimane anche alla Questura, all’Inail e alle Aziende sanitarie.
«L’obiettivo è favorire una lettura integrata di dati e informazioni già esistenti per consentire un’azione più incisiva nelle politiche che favoriscono l’integrazione» spiega l’assessore provinciale all’Immigrazione Gianni Caviccholi commentando i dati del Dossier Caritas – Migrantes che presentano «la fotografia di un processo di integrazione più avanzato di quello percepito». Due, in particolare, i dati che sottolinea Cavicchioli: gli alti tassi occupazionali nel settore manifatturiero («tradizionalmente quello caratterizzato da una maggiore stabilità lavorativa») e il numero di minori, quasi 16 mila a Modena su 70 mila stranieri, ben il 22,4 per cento. «Significa – spiega Cavicchioli – che si stanno creando delle famiglie, che si sta investendo per un futuro nel nostro Paese, anche grazie a politiche sociali che favoriscono l’inclusione».
Già oggi l’Osservatorio provinciale realizza attività di raccolta ed elaborazione di dati garantendo le informazioni indispensabili per il monitoraggio del fenomeno migratorio (in particolare rispetto ai temi della casa e del lavoro) e fornendo un supporto per le attività di formazione e aggiornamento degli operatori del settore.
Gli sviluppi dell’Osservatorio consentiranno di approfondire l’analisi del settore offrendo strumenti per la progettazione e la valutazione delle politiche economiche e sociali