Nel corso del convengo di venerdì 8 giugno a Pavullo, dedicato alle nuove proposte per il rilancio del turismo in montagna, si parlerà anche di nuove modalità di gestione delle seconde case e degli appartamenti in affitto, presenti in grande numero anche nell’Appennino modenese.
)E’ una risorsa da sfruttare – ha affermato nel suo intervento Andrea Macchiavelli docente dell’Università di Bergamo – adottando nuove pratiche gestionali per rendere più dinamico e flessibile il settore).
Come ha spiegato Macchiavelli, in Francia circa 55 mila alloggi privati a carattere rurale vengono offerti ai turisti attraverso una organizzazione che fa capo ai Dipartimenti, ente simile alla Provincia, con formule di offerta flessibili, ma soprattutto trasparente nel prezzo e nelle condizioni. Una organizzazione centrale garantisce il controllo della qualità (per entrare nel circuito i requisiti richiesti ai proprietari sono molto severi) e si occupa di promozione e commercializzazione. Attualmente la media di occupazione degli alloggi del circuito, visibili anche su Internet, è di quattro mesi.
In Trentino l’Apt locale ha avviato da un anno la prima esperienza nazionale di gestione dinamica degli appartamenti. Con la collaborazione delle agenzie immobiliari e di diversi proprietari è stato creato un circuito per l’offerta di alloggi con criteri trasparenti sui prezzi e sulla qualità dei servizi offerti. Per ora hanno aderito al progetto gli operatori con una maggiore esperienza imprenditoriale.