il parmigiano – reggiano di “bianca modenese” debuttaa cheese di slow- food dal 16 al 19 settembre a brà (cn)

Debutto per il Parmigiano-Reggiano di “bianca modenese”, formaggio ottenuto esclusivamente con latte di questa razza bovina locale a cui l’assessorato provinciale all’Agricoltura e Alimentazione ha dedicato un progetto per il recupero e il rilancio. Alcune forme di questo Parmigiano-Reggiano di “razza” saranno in vetrina alla quarta edizione di Cheese, la mostra internazionale sul formaggio di Slow Food che si tiene a Brà (Cuneo). L’iniziativa, anche in questo caso, è dell’assessorato provinciale all’Agricoltura che sarà presente con uno stand interamente dedicato al Parmigiano-Reggiano di “Bianca modenese” che proprio in questi giorni ha compiuto sei mesi (la prima forma è del 4 aprile scorso).


“La decisione della Provincia di partecipare a Cheese per presentare le prime forme di Parmigiano-Reggiano ottenute con latte di vacche “Bianche modenesi” – sottolinea l’assessore all’Agricoltura e alimentazione Graziano Poggioli – rientra nelle politiche di promozione e specializzazione dei prodotti di qualità tipici locali e rappresenta una ulteriore tappa del progetto di rilancio della “bianca” che oltre a rappresentare una iniziativa di salvaguardia e sviluppo della biodiversità animale può e deve assumere anche un alto valore economico. Se poi si considera la crisi del settore lattiero caseario, il Parmigiano-Reggiano di “bianca modenese” – spiega Poggioli – fa parte di quelle politiche di diversificazione e specializzazione del prodotto per qualificare la gamma dell’offerta di mercato”.


Il Parmigiano-Reggiano di “Bianca modenese” viene prodotto nel caseificio sociale “Rosola” di Zocca e vede coinvolte due aziende agricole che sono tra gli ultimi custodi di questa razza bovina storica. Il latte prodotto da questi animali è ritenuto eccellente per il Parmigiano-Reggiano e di conseguenza il formaggio che verrà prodotto sarà di notevole pregio. Ogni giorno le due stalle coinvolte inviano all’incirca 480 chili di latte di “bianca” al caseificio di Rosola di Zocca che poi provvede alla lavorazione separata per ricavarne una forma al giorno del peso di 32 chili.


Per il progetto “bianca modenese” la Provincia ha sottoscritto una convenzione con il caseificio di Rosola e le aziende agricole che conferiscono il latte. Oltre ad aiuti economici, la Provincia si è anche attivata nei confronti del Consorzio del Parmigiano-Reggiano per ottenere un marchio aggiuntivo identificativo del prodotto, in quanto ottenuto da “bianca modenese”, così come per ottenere per questa razza storica e simbolo del territorio modenese l’ingresso tra i “presidi” tutelati da Slow Food.

Pubblicato: 15 Settembre 2005Ultima modifica: 20 Febbraio 2006