Tutte le tipologie contrattuali sono state investite dalla crisi: è negativo il saldo dei contratti a tempo indeterminato dove le cessazioni, che da gennaio a luglio 2009 sono state 25.139, prevalgono sulle 17.915 assunzioni con una contrazione di 7.224 contratti. Calano le trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato che sono state circa cinquemila con un calo del 20 per cento rispetto al 2008. E diminuiscono i contratti di somministrazione: quelli in essere sono 1.830 contro i 4.500 nella fase precedente la crisi.
Di segno positivo sono invece le assunzioni a tempo determinato con 3.101 assunzioni in più (in tutto sono state 17.022) rispetto alle cessazioni (13.921). Anche in questo caso però il saldo, pur positivo, è inferiore rispetto a quello dello scorso anno quando era stato di 8.813 contratti. «Se sommiamo questo dato al fatto che la durata media dei contratti a tempo determinato è scesa da 158 a 151 giornate – commenta Francesco Ori, assessore provinciale alle Politiche del lavoro – non possiamo che dire che la precarizzazione del mercato del lavoro è ulteriormente cresciuta».
Positivo, seppure ancora una volta di poco, è il saldo dei contratti di apprendistato con 413 assunzioni (2.933 in tutto) in più rispetto alle cessazioni (2.520). Marginale la variazione per i contratti di collaborazione che a fine giugno 2009 erano 4.888 rispetto ai 5.5oo dell’anno precedente.
Da rilevare il dato delle assunzioni dei lavoratori stranieri: nei primi sette mesi del 2009 le aziende modenesi hanno avviato al lavoro 16.664 stranieri rispetto ai 23.700 dello scorso anno con una diminuzione, pari al 29 per cento, che è sostanzialmente in linea con l’andamento complessivo del mercato del lavoro della provincia. «Un dato che testimonia – sottolinea Ori – che la componente straniera nel nostro mercato del lavoro è sempre meno estemporanea e radicata al punto da reagire nello stesso modo davanti alla crisi». I cali più sensibili di lavoratori stranieri si concentrano nel settore metalmeccanico e dei trasporti, mentre cresce l’impiego all’interno della sanità.