Nella prima parte dell’anno la crescita di inserimenti nel mercato del lavoro riguarda soprattutto le persone tra i 45 e i 49 anni. Un’accelerazione alla quale si contrappone una situazione stabile per quanto riguarda le persone più giovani, con un dato che rimane pertanto inferiore rispetto alla situazione precedente al 2004.
Rispetto a un tasso di disoccupazione complessivo del 3,1 per cento, la disoccupazione giovanile (15-24 anni) a Modena è al 14,4 per cento. A livello nazionale è al 20,6 per cento.
Il Rapporto sul mercato provinciale del lavoro quest’anno presenta, inoltre, un approfondimento sulla fascia d’età tra i 45 e i 64 anni che è caratterizzata da un tasso di disoccupazione più basso della media modenese (2,1 per cento), mentre gli occupati hanno prevalentemente contratti a tempo indeterminato. Tra le caratteristiche anche livelli medi di scolarità più bassi, maggiore autonomia nel lavoro (per ruolo e per funzioni), maggiore presenza media di qualifiche di livello alto (dirigenti e quadri).
«In caso di uscita dal mercato del lavoro sono loro, però, quelli che è più difficile ricollocare e che maggiormente rischiano il disagio – commenta l’assessore al Lavoro Gianni Cavicchioli – ma è proprio a loro che dobbiamo guardare come “riserva di esperienza” da utilizzare, per esempio, in operazioni di orientamento rivolte ai più giovani».