Quale futuro ha davanti a sé la pastorizia modenese? Quali strumenti e progetti per salvaguardare e valorizzare la biodiversità animale e rilanciare la “Cornella bianca”, pecora autoctona dell’Appennino modenese in via d’estinzione? Per tentare di dare una risposta a questi interrogativi venerdì 8 giugno, alle ore 9, a Pavullo nella sala consiliare del Comune (piazza Montecuccoli) si svolge un convegno promosso dall’assessorato all’Agricoltura e alimentazione della Provincia e dal Parco del Frignano nell’ambito della Fiera dell’economia montana. Attualmente a livello provinciale la presenza dei capi allevati ammonta a poco più di seimila.
«La riduzione progressiva della pastorizia soprattutto nel territorio montano – spiega Graziano Poggioli, assessore provinciale all’Agricoltura – ha comportato una perdita progressiva di pastori, una consistente riduzione di una produzione tipica locale, un abbandono dell’uso dei pascoli, in particolare quelli di alta quota che hanno visto una crescita di piante infestanti». E’ il caso, per esempio del falso mirtillo che entra in competizione col mirtillo pregiato.
«L’attenzione verso le tradizioni e la cultura del nostro territorio – aggiunge Poggioli – e le distintività che sono il fattore principale per il futuro dell’agricoltura e dello sviluppo rurale, non potevano farci dimenticare i pastori e la pastorizia tra i temi della biodiversità animale: il 2006, infatti, lo abbiamo dedicato alla pecora cornella bianca. Con il convegno verifichiamo, con il contributo di esperienze di successo, assieme ai nostri allevatori-custodi le diverse opportunità per il rilancio della pastorizia, principalmente in montagna».