L’operazione che porterà la Camera di Commercio di Modena a detenere il 90 per cento di Promo, con Provincia e Comune di Modena che passano entrambi dal 27,75 al 5 per cento, è stata approvata dal Consiglio provinciale con il voto favorevole di Pd e Idv e l’astensione dei gruppi di opposizione.
Per Davide Baruffi (Pd) l’iniziativa è coerente con gli obiettivi indicati nel processo di ridefinizione dei compiti e della funzioni della Provincia e degli enti locali: «E’ un modo di riattrezzarci, e la semplificazione libera risorse da destinare alla funzioni proprie». Secondo il capogruppo del Pd Luca Gozzoli, inoltre, è importante che Provincia e Comune mantengano una quota di presenza con una funzione di indirizzo e controllo dell’attività. Anche per Patrizia Cuzzani (Idv), che ha apprezzato le rassicurazioni sulle garanzie offerte al personale, l’operazione garantisce maggiore razionalizzazione di funzioni e attività.
Da parte di Pdl, Lega e Udc è stata espressa soddisfazione per la chiusura di un’esperienza a cui, come ha sintetizzato il capogruppo del Pdl Dante Mazzi, «siamo sempre stati contrari: non faceva parte delle funzioni proprie dell’ente; finalmente si saprà chi fa cosa e le responsabilità saranno precise». Mazzi poi ha criticato l’utilizzo delle risorse che derivano dalla vendita delle quote: «Ci sono scopi più urgenti in questo momento, rispetto alla realizzazione del museo Casa natale Enzo Ferrari».
Il capogruppo della Lega Denis Zavatti ha lamentato il mancato coinvolgimento delle opposizioni («Siamo chiamati a votare un’operazione già decisa senza nessuna possibilità di intervento»), mentre il capogruppo del Udc Fabio Vicenzi ha sottolineato che con questo passaggio «si certifica un fallimento». Per Vicenzi, inoltre, è giusto che della promozione si occupino direttamente le imprese.