Trasmettiamo di seguito l’intervento del presidente del Consiglio provinciale di Modena Demos Malavasi in occasione del 9 maggio, giorno della memoria delle vittime del terrorismo e delle stragi.
«Mercoledì 9 maggio, commemorando le vittime del terrorismo nazionale e internazionale e il 35° anniversario dell’assassinio di Aldo Moro da parte delle Brigate rosse, anche Modena ricorda le sue vittime: il professor Marco Biagi e i giovani fidanzati Tino Lugli e Carla Gozzi morti nella strage della stazione di Bologna.
L’Italia ha pagato alla follia terroristica un prezzo altissimo di vite umane spezzate e di famiglie distrutte nell’attacco che le forze del terrorismo, sulla base di ideologie mostruose e farneticanti, lanciarono alla convivenza civile e democratica e alle istituzioni del nostro paese. Ma questi gruppi eversivi furono sconfitti grazie all’impegno unitario delle forze democratiche che isolarono il terrorismo come nemico della democrazia, della libertà e del progresso sociale. Decisiva fu la determinazione e la tenacia degli uomini e delle donne dello Stato, fedeli alla Repubblica e alla Costituzione nella lotta al terrorismo.
Oggi però non dobbiamo abbassare la guardia perché sono ancora presenti e attive forze che cercano di creare un clima di violenza. Ci sono singoli e gruppi, a livello nazionale e internazionale, che fanno ricorso al terrorismo seminando morte e alimentando un clima di paura e facendo leva in alcuni casi, sul disagio e sul malessere provocati dalla crisi economica, sociale e politica per giustificare le loro azioni. Altri alimentano contrapposizioni anacronistiche e sbagliate a base religiosa e razziale. Per questo vanno condannati ogni forma di violenza e ogni tentativo di trascinare la dialettica politica e sociale sul terreno dello scontro.
La lotta, politica e sociale, e la protesta devono essere sempre non violente, civili e democratiche con comportamenti e con un linguaggio sempre rispettoso delle idee e della dignità delle persone».