Nel giro di due anni il contributo del governo al fondo per l’affitto, che a Modena ha visto crescere le domande fino a sfiorare le 9000 nel 2002, ha subito un taglio del 40 per cento. Lo denunciano gli assessori alle Politiche abitative della Provincia, Maurizio Maletti, e del Comune di Modena, Alvaro Colombo, nel protestare per l’ultimo taglio di 37 milioni di euro deciso nei giorni scorsi dal ministro Lunardi con una circolare interna.
In una lettera sottoscritta anche dalle confederazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil e dai sindaci inquilini Sunia, Sicet e Uniat, i due assessori sollecitano i parlamentari modenesi “a fare tutto quanto è possibile per rivedere questo assurdo taglio che si ripercuoterà sulle famiglie più bisognose e ad adoperarsi per incrementare le risorse e le politiche a favore del diritto alla casa e del sostegno all’affitto”.
Il Fondo nazionale per l’affitto è passato da 326 milioni di euro del 2001 a 211 milioni del 2003. A Modena le domande per ottenere questa forma di sostegno sono cresciute nel corso degli anni: erano 5205 nel 2000, 8112 nel 2001, 8754 nel 2002.
“Con questo ulteriore taglio – spiegano i due assessori – si lasciano Comuni e Regione, già penalizzati da una Finanziaria che ha ridotto i trasferimenti, soli a ricercare possibili rimedi. E’ un segnale negativo sia per quanto riguarda il disimpegno del Governo da politiche attive per il diritto alla casa sia per quanto riguarda il sostegno al mercato dell’affitto a prezzi accessibili”
“Tutto ciò – continua la lettera – è destinato a creare notevoli difficoltà ad un numero consistente di famiglie con un canone di locazione che incide pesantemente sul loro reddito e costituisce un ulteriore aggravio per gli enti locali, chiamati a fronteggiare sempre più problemi”.