Sarà possibile aprire due nuove farmacie a Nonantola (sede urbana) e a Castelfranco Emilia in frazione Cavazzona (sede rurale). Lo prevede la nuova pianta organica approvata dal Consiglio provinciale nella sua ultima seduta. Hanno votato a favore della delibera Pd, Verdi, Rifondazione, An-Pdl; astenuti Popolari liberali-Pdl e Forza Italia-Pdl; contro la Lega Nord.
Si tratta della quinta revisione biennale da quando, nel 2000, la pianta organica delle farmacie è diventata di competenza della Provincia. Le due sedi farmaceutiche sono state istituite in applicazione dei criteri demografici.
«La rete delle farmacie del territorio provinciale – afferma l’assessore provinciale alla Sanità Maurizio Guaitoli – rappresenta uno degli elementi essenziali per la cura della salute dei cittadini. Una corretta e diffusa distribuzione delle farmacie sul territorio, l’elevato livello professionale raggiunto del servizio e il rapporto umano che si instaura con i pazienti influiscono sulla qualità della vita delle persone».
Il consiglio ha inoltre approvato con i voti di Pd, Verdi, Rifondazione e Lega Nord (contrari invece Popolari liberali-Pdl, Forza Italia-Pdl e An-Pdl) un ordine del giorno in cui si chiede al Parlamento di approvare una nuova legge che stabilisca libere modalità di accesso all’attività di esercizio di farmacie a chi ne ha i requisiti superando rendite di posizione e ostacoli all’accesso dei giovani alla gestione delle farmacie (comunicato n. 1304).
Da quando la Provincia è titolare della pianta organica, sono state complessivamente istituite 15 nuove farmacie ed espletati tre concorsi pubblici per nove sedi farmaceutiche a gestione privata, di cui sette operanti nel territorio provinciale e due in corso di assegnazione.
Le sedi farmaceutiche in pianta organica risultano, allo stato attuale, 177 di cui 168 effettivamente operanti. Sono vacanti nove sedi: due sono in corso di assegnazione in seguito all’espletamento del concorso pubblico per il privato esercizio, bandito nell’agosto 2007; quattro sedi sono state assegnate ai rispettivi Comuni che hanno esercitato il diritto di prelazione e provvederanno all’apertura delle stesse; una sede è vacante, ma per il solo trasferimento di altra sede dello stesso Comune (decentramento); due sedi sono istituite con la recente revisione approvata nell’ottobre del 2008.