Sono quattro le nuove farmacie che verranno aperte a Modena, Carpi, Vignola e Castelfranco sulla base della pianta organica approvata dal Consiglio provinciale mercoledì 30 marzo che porta complessivamente a 180 le sedi previste in provincia. Il provvedimento ha modificato anche i confini delle sedi farmaceutiche di Mirandola e Nonantola, mentre è stata dichiarata vacante quella di Gargallo di Carpi, attualmente operante in gestione provvisoria.
Hanno votato a favore della delibera Pd e Italia dei Valori, con l’astensione di Pdl e Lega Nord.
Si tratta della sesta revisione biennale da quando, nel 2000, la pianta organica delle farmacie è diventata di competenza della Provincia che si avvale del servizio farmaceutico territoriale dell’Azienda Usl per l’attività istruttoria. Tutte e quattro le nuove sedi farmaceutiche sono state istituite in applicazione del criterio demografico (comunicato n 285), cioè sulla base dell’aumento della popolazione avvenuto negli anni scorsi.
«La rete delle farmacie del territorio provinciale – afferma il vice presidente della Provincia Mario Galli – rappresenta uno degli elementi essenziali per la cura della salute dei cittadini. Una corretta e diffusa distribuzione delle farmacie sul territorio, l’elevato livello professionale raggiunto del servizio e il rapporto umano che si instaura con i pazienti influiscono sulla qualità della vita delle persone».
Da quando la Provincia è titolare della pianta organica, sono state complessivamente istituite 19 nuove farmacie ed espletati quattro concorsi pubblici per dieci sedi farmaceutiche a gestione privata. Un quinto concorso è previsto per quest’anno e riguarderà sicuramente la sede di Vignola, mentre per i Comuni di Modena, Carpi e Castelfranco esiste la possibilità di esercitare la prelazione. Nel caso di Carpi la prelazione può essere sulla nuova sede o su quella di Gargallo, l’altra andrà a concorso.
Delle 180 farmacie in pianta organica, 172 effettivamente operanti, quelle pubbliche sono 29 (12 solo nel capoluogo), mente 67 sono quelle cosiddette rurali che si trovano fuori dai centri urbani.