Con l’Autorizzazione integrata ambientale la Provincia ha introdotto dei limiti massimi ai flussi di massa annui per tutti gli inquinanti, compresi i metalli e le polveri; si tratta di limiti più severi alle quantità complessive che l’impianto aveva “diritto” di emettere in base alla normale legislazione ambientale. E’ una novità nel panorama europeo e nazionale.
I limiti imposti dalla Comunità europea a tutti i termovalorizzatori dell’Unione, infatti, sono limiti massimi di emissione espressi unicamente per la concentrazione degli inquinanti per ogni metro cubo di gas di combustione emesso. Non sono previsti nella normativa europea e nazionale limiti al flusso totale nell’arco di un anno di inquinanti emessi nel tempo.
Inoltre, sono stati ridotti alcuni limiti in concentrazione rispetto a quelli previsti dalle norme a livello nazionale ed europeo: quelli relativi agli ossidi d’azoto, all’ossido di zolfo, all’acido cloridrico e acido fluoridrico.
Aver imposto limiti più severi sia per le concentrazioni che in flusso di massa per gli ossidi d’azoto significa una maggiore prevenzione rispetto alla formazione delle polveri sottili (Pm 10) secondarie in atmosfera.
Aver prescritto specifici limiti al flusso di massa annuale di tutti gli inquinanti, inoltre, impone di fatto al gestore limiti in concentrazione giornalieri inferiori, anche in modo consistente, a quelli previsti per legge.
Per esempio, la concentrazione media giornaliera delle polveri da rispettare viene di fatto ridotta da un valore 10 a un valore annuale di 3, mentre quella dei metalli da un valore 0,5 a uno di 0,025.