Non è stato posto in votazione l’ordine del giorno che chiedeva alla Provincia di Modena di vietare l’uso di richiami vivi per la caccia a partire dalla prossima stagione venatoria, presentato in Consiglio provinciale dal capogruppo di Rifondazione comunista Aldo Imperiale. Dopo la discussione nel merito, ma prima delle dichiarazioni di voto, la seduta di mercoledì 9 luglio è stata infatti sospesa perché l’uscita successiva dall’aula di molti consiglieri di maggioranza ha fatto mancare il numero legale.
«Sono stata costretta a sospendere il voto, ma dispiace vedere vanificata un’ora di lavoro del Consiglio a causa dell’evidente intento di non votare il documento da parte dei consiglieri di maggioranza» ha commentato Antonella Orlandi (Forza Italia-Pdl), vice presidente del Consiglio che in quel momento presiedeva l’assemblea. Sarà la conferenza dei capigruppo a decidere quando affrontare nuovamente la questione.
Durante il dibattito i gruppi di minoranza con Giorgio Barbieri (Lega nord), Tomaso Tagliani (Popolari liberali-Pdl) e Cesare Falzoni (An-Pdl) avevano condiviso i contenuti della proposta sulla quale si erano espressi in modo favorevole, così come aveva fatto anche Walter Telleri (Verdi). Demos Malavasi, capogruppo del Pd, sostenuto dalle colleghe di partito Franca Barbieri e Lella Rizzi, aveva invece proposto di sospendere il voto per approfondire la questione e definire quale fosse la migliore regolamentazione possibile; anche Fabio Mosca (Pd) aveva auspicato una regolamentazione ma al contempo aveva dichiarato di essere d’accordo con l’ordine del giorno.