Dissesto in Appennino\2 – I lavori sul ponte Samone. In corso la ricostruzione degli archi crollati.

Prosegue l’intervento della Provincia per il ripristino del ponte Samone sulla strada provinciale 26 tra Pavullo e Guiglia, dove in questi giorni sono in corso le opere di consolidamento delle due pile centrali danneggiate, attraverso la realizzazione di tiranti in acciaio; una volta completata questa fase, che si concluderà nei prossimi giorni, si procederà con il montaggio della struttura di sostegno degli archi lesionati, quindi si avvierà la fase di ricostruzione.

L’intervento, realizzato dalla ditta Covema di Castelfranco Emilia, partito all’inizio di marzo, quando è terminata l’operazione di deviazione del fiume proprio per consentire i lavori, ha una durata prevista di circa sei mesi per un importo di oltre 750 mila euro.

In una seconda fase si interverrà con un ulteriore intervento di manutenzione sulle altre quattro pile, dal costo di circa 700 mila euro, per il quale sono già state avviate le procedure per il finanziamento da parte della Protezione civile regionale.

L’infrastruttura sul fiume Panaro fu realizzata dalla Provincia nel 1947 sulle pile del ponte ottocentesco, distrutto durante le guerra, ed entrato in servizio agli inizi del secolo scorso, quando venne finalmente aperta la strada Gainazzo-Ponte di Samone-Castagneto di Pavullo, diventata provinciale nel 1960.

Il ponte è lungo oltre 100 metri con sei campate, è costruito in calcestruzzo con murature e rostri circolari in pietra lavorata.

Pubblicato: 03 Aprile 2021