Completata e rinnovata la rete delle stazioni ecologiche attrezzate: ad oggi sono 61 quelle aperte sul territorio provinciale, di cui almeno una trentina tra nuove o ristrutturate nei soli ultimi due anni. Introdotti sistemi innovativi ed incentivanti quali la pesatura all’ingresso con badge individuale per accedere agli sconti sulla tariffa; migliorata la fruibilità da parte degli utenti delle stazioni ecologiche, introduzione di raccolta separata di molteplici frazioni. Sono queste le novità principali che hanno permesso la raccolta differenziata di compiere un balzo dal 36 per cento nel 2005 al quasi 46 nel primo semestre 2008.
«Per la raccolta differenziata la Provincia – ricorda Caldana – ha investito in questi ultimi tre anni oltre quattro milioni di euro che hanno permesso investimenti superiori agli otto milioni. Abbiamo puntato sul rinnovamento delle stazioni ecologiche accompagnato da una riorganizzazione della raccolta stradale eliminando progressivamente i cassonetti dell’indifferenziato».
Tra le stazioni aperte di recente spiccano quelle di Modena, Vignola, Montale, Fossoli di Carpi, Mirandola, Magreta di Formigine, San Cesario, Prignano e Montese.
Avviata anche la riorganizzazione delle modalità di raccolta differenziata sulla base di quanto previsto dal Piano provinciale rifiuti: raccolta stradale attraverso isole di base eliminando progressivamente i cassonetti dell’indifferenziato (progetto completato in tutti i comuni del bacino Aimag e Geovest e anche alcuni del bacino Hera tra cui Bastiglia e Castelfranco ed in corso di realizzazione a Modena, Comuni delle Terre dei Castelli e Bomporto); introduzione di sistemi di raccolta porta a porta a Bastiglia, Carpi, Formigine, Mirandola, Modena, Nonantola, Ravarino e Vignola; estensione della raccolta della frazione organica; progetti specifici per la montagna; modalità di raccolta personalizzate per attività commerciali; diffusione capillare di campagne di comunicazione rivolte sia alle scuole che ai cittadini e promozione di una rete di ecovolontari.