Il Festival si apre il 19 settembre, nell’ambito del Festivalfilosofia dedicato alla fantasia, con un concerto nella chiesa di San Vincenzo a Modena dedicato alle fantasie e stravaganze musicali dell’epoca barocca con il pianista Ruggero Laganà e il soprano Marinella Pennicchi. Il 25 settembre, il primo dei tre appuntamenti a Mirandola: in Castello un programma tipicamente veneziano con l’oboe concertante di Paolo Grazzi e l’orchestra I musicali affetti. Domenica 28 settembre, a Villa Sorra, Mara Galassi presenta un recital d’arpa dedicato a musiche del tempo di Haendel. Il 3 ottobre La Reverdie porta nella Chiesa del Gesù a Mirandola un nuovo progetto dedicato alla santa e musicista tardomedievale Caterina Da Bologna che molto ebbe a che fare con Mirandola, Di nuovo a Villa Sorra, domenica 5 ottobre, un florilegio di musiche francesi dell’epoca del Re Sole con la cembalista Paola Erdas.
I concerti modenesi riprendono il 9 ottobre nella chiesa di Sant’Agostino con i “Trionfi Sacri” di Giovanni Gabrieli, una grande produzione, dell’Academie d’Ambronay, una compagine di oltre 40 elementi, risultato di un mese di lavoro formativo del grande omonimo festival francese.
Tre gli appuntamenti al Palazzo Ducale di Sassuolo da sabato 11 ottobre e nei due sabati successivi. I primi due sono dedicati alla Russia con gli antichi canti ortodossi dell’ensemble vocale Alpha, diretto da Ivan Moody, e con un programma di musica settecentesca ispirato a temi popolari con i Solisti di Caterina la Grande di San Pietroburgo. Il 25 ottobre invece Michele Barchi, Marco Brolli e Petr Zejfart omaggiano Haendel con una selezione dalle composizioni per flauto diritto e flauto traversiere.
A Modena nella chiesa di San Carlo il 14 ottobre ci saranno le danze francesi “Musique et Danse”, proposto, in unica data italiana, dall’ensemble canadese Les Idées Heureuses. Ancora nella Chiesa di San Carlo, il 21 ottobre con Chiara Banchini che, a capo dell’Ensemble 415 in taglia quasi orchestrale propone “Concerto grosso”, e il 28 ottobre di nuovo in Francia con i “Pièces en concert” di Jean Philippe Rameau presentati dalla violinista Florence Malgoire assieme a Guido Balestracci, viola da gamba, e Blandine Rannou, clavicembalo.
Di stile veneziano il primo concerto nella Rocca di Vignola, il 6 novembre, con l’Orchestra Barocca Zefiro che presenta il meglio della splendida produzione settecentesca per più oboi e fagotto. Il 9 novembre si celebra la collaborazione decennale con la Galleria Estense, con un concerto dedicato al violoncello, nella cultura napoletana, con Gaetano Nasillo, Sara Bennici ai violoncelli e Amaya Pozuelo al cembalo.
Il 12 novembre al castello di Mirandola l’olandese Ensemble Cordevento, propone un’antologia di musica spagnola per flauto e chitarra. Sempre la Spagna, ma attraverso la danza, torna sul palco della Sala dei Contrari a Vignola il 14 novembre, con “Fandango”, un travolgente spettacolo di luci e colori dove Elisabetta Bracchi porta una serie di danze spagnole evocate dallo splendido “clavicembalo maxi” (3 metri e 40 centimetri) di Michele Barchi e dalla musica di Scarlatti e Soler.
A Modena un felice ritorno: il 19 novembre nel teatro San Carlo il celebre fortepianista olandese Bart van Oort porta un’esemplare esecuzione di musiche di Haydn con accenni a Beethoven, che ebbe principalmente in Haydn il suo riferimento. Il 26 novembre sempre a Modena il soprano Susanne Rydén, accompagnata dal clavicembalo di Marc Tatlow presneterà alcune brillanti cantate di Haendel, inglesi e italiane. Il festival chiude il 30 novembre nella chiesa di San Pietro con “La concorde conversatione”, ovvero “musiche virtuosissime per voce e cornetto” del Cinquecento italiano con Monica Piccinini, il cornettista Bruce Dickey, e l’organista Liuwe Tamminga.