da venerdì 1 giugno il castelfranco blues festival3 “segnali di blues” per esplorare storia e cultura

Spazio anche per la fotografia, la letteratura, la pittura e le discussioni con gli esperti al “Castelfranco blues festival” che propone per la prima volta quest’anno “Segnali di blues”, iniziative e incontri per approfondire i diversi aspetti di questo genere musicale.

Si inizia con l’inaugurazione, martedì 29 maggio, alle 20, della mostra di fotografia e pittura “Tracce blues” allestita a Palazzo Piella (Museo civico archeologico, corso Martiri 204). Il fotografo Dante Facchini propone un viaggio a New Orleans mentre il pittore Franco Ori espone opere ispirate agli artisti simbolo della musica moderna. La mostra è visitabile dal 29 maggio all’1 giugno dalle 20 alle 22,30; sabato 2 e domenica 3 giugno dalle 17 alle 22,30.

Sempre martedì 29 maggio, alle ore 21, all’Old distillery pub (piazza Aldo Moro 8/b), il critico musicale Dario Salvatori presenterà il suo libro “Rock around the clock”. Tema della serata sarà l’influenza del blues sulla cultura, non solo musicale, americana.

Mercoledì 30 maggio, alle 21, alla birreria Rustico medioevo (via Tarozzi 26), è in programma una conversazione sul “Blues made in Italy” con il musicista Paolo “Catfish” Ganz, che presenterà il suo libro “Nel nome del blues”, Martin Iotti, produttore e musicista, e Alessandro Gandino, giornalista e direttore dell’emittente radiofonica K-rock.

Le origini del blues sono invece il tema dell’ultimo appuntamento, giovedì 31 maggio, alle 21, all’Old distillery pub. Edoardo Fassio, giornalista e conduttore radiofonico, presenterà il suo saggio “Blues” che esplora l’anima e il cuore della musica nata con gli schiavi d’America.

Pubblicato: 23 Maggio 2007