L’adesione al marchio collettivo “Tradizione e sapori di Modena – tartufo Valli Dolo e Dragone” impone il rispetto di un disciplinare che delimita l’area di produzione (corrisponde alle valli appenniniche solcate, appunto, dai torrenti Dolo e Dragone), così come le caratteristiche del prodotto, i periodi e le specie raccolte, che sono quattro: il tartufo bianco pregiato, il tartufo nero liscio, lo scorzone autunnale, il bianchetto o marzuolo. Sono proibiti, inoltre, gli interventi post-raccolta con prodotti chimici, mentre sono definiti criteri per la conservazione e il confezionamento con un contenitore in vetro.
Il marchio è un’iniziativa della Camera di commercio di Modena in collaborazione con il Gal, la Comunità montana Modena Ovest e i Comuni di Montefiorino, Prignano, Frassinoro e Palagano. Aderiscono il Consorzio del Tartufo Romanoro e diverse aziende agricole.
Il tartufo garantito dal marchio, che ne caratterizza ogni confezione posta in vendita, è considerato pregiatissimo e caratterizzato da ottime qualità organolettiche.
Da martedì 19 ottobre iniziano nella sede della Comunità montana le operazioni di pesatura e “marchiatura” del prodotto, in accordo con il Gal, e da mercoledì 20 ottobre parte la sperimentazione di quello che è stato definito il “Borsino del tartufo”: alle 10 di ogni mercoledì e ogni venerdì, infatti, nel periodo della raccolta, il prodotto del marchio di tutela viene venduto in due momenti, prima ai ristoratori e poi ai consumatori.