Sono 54 i bambini della Bielorussia, provenienti dalle zone contaminate dall’esplosione della centrale nucleare di Chernobyl, che da domenica 2 settembre, quando è previsto il loro arrivo all’aeroporto Marconi di Bologna, trascorreranno insieme a cinque accompagnatori un mese a Modena, ospiti di altrettante famiglie di Cavezzo, Concordia, Carpi, Novi e Soliera. Il gruppo è l’ultimo dell’Operazione Chernobyl 2001 di Legambiente solidarietà che, in quattro mesi di attività, ha permesso di ospitare a Modena e nel territorio regionale 209 bambini.
In un mese di soggiorno in zone non contaminate e con un’alimentazione corretta, i bambini perdono fino al 50 per cento del cesio e delle sostanze radioattive assorbite riducendo così il rischio di malattie tumorali. Per i ragazzi sono organizzati anche momenti ricreativi e formativi in collaborazione con gli enti locali e l’associazionismo.
I comitati Chernobyl modenesi, che aderiscono al Comitato della Provincia per i diritti umani, la cultura della pace e la cooperazione allo sviluppo, hanno lanciato anche il progetto “Oltre l’accoglienza” che prevede l’utilizzo nella regione di Gomel, la zona più contaminata della Bielorussia dall’incidente nucleare del 1986, di un ambulatorio mobile attrezzato con strumentazione medica scientifica per la prevenzione di tumori e patologie tiroidee. Il progetto, della durata di tre anni, prevede il coinvolgimento delle autorità sanitarie e istituzionali bielorusse ed è promosso con la collaborazione delle aziende sanitarie di Modena e di Grosseto, della Regione Emilia Romagna e della Provincia di Modena.
Per informazioni: tel. 05969.58.98. E-mail: cherno@comune.modena.it.
Legambiente solidarietà è impegnata anche in un’attività di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulla grave situazione esistente nelle zone contaminate di Russia, Bielorussia e Ucraina, oltre che nella raccolta di fondi per portare medicinali negli ospedali delle zone più colpite dall’incidente nucleare avvenuto quindici anni fa.
Þ per ulteriori informazioni o interviste:
Roberto Rebecchi tel. 335 6549011