Covid-19\1 – Nella Conferenza Sanitaria. “Il piano sulle Cra, garantita l’assistenza”

Il piano dedicato alle residenze per anziani avviato dall’Ausl di Modena dall’inizio dell’epidemia ha garantito una gestione uniforme e il supporto alle 52 strutture pubbliche e private del territorio modenese.

Nelle strutture per anziani accreditate su un totale di 3254 posti letto si sono verificati, fino al 7 aprile, 282 casi di Covid-19 accertati (l’otto per cento del totale) scaturiti da 508 tamponi eseguiti; gli ospiti deceduti sono finora 58; tra i 2500 operatori impegnati nelle strutture, i casi positivi, sempre alle data del 7 aprile, sono 95 con 177 tamponi eseguiti; finora è risultato un decesso, l’operatrice di Villa Margherita Anna Caracciolo, deceduta mercoledì 8 aprile.

Complessivamente su 52 strutture, quelle interessate da casi positivi sono 16.

I dati sono emersi nel corso della Conferenza territoriale sociale e sanitaria della provincia di Modena (Ctss) che si è riunita in videoconferenza giovedì 9 aprile.

«Per tutte le vittime esprimiamo il cordoglio ai familiari – ha affermato Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Conferenza – e un pensiero particolare va all’operatrice della Cra strappata dalla malattia dall’affetto dei suoi cari e, nel suo ricordo, siamo vicini ai tanti suoi colleghi in prima linea, insieme ai lavoratori di tutta la sanità, per sconfiggere questa epidemia».

Sui temi della Conferenza, Muzzarelli ha precisato che «abbiamo voluto fare il punto della situazione complessiva della risposta che il sistema sanitario modenese sta fornendo nell’affrontare questa emergenza, comprese le strutture per anziani. La nostra sanità sta reggendo grazie all’impegno di migliaia di operatori che stanno offrendo una prova di grande efficienza e capacità. Anche se emergono i primi dati di una inversione dell’epidemia, non dobbiamo assolutamente abbassare la guardia, anzi proprio ora serve il massimo sforzo e l’impegno di tutti per non vanificare i sacrifici fatti finora».

Nella relazione di Federica Rolli, direttrice socio-sanitaria Ausl, dedicata alle residenze per anziani è emerso anche fin dall’inizio dell’emergenza l’Azienda ha avviato un piano per garantire una gestione omogenea dal punto di vista assistenziale e sanitario in tutte le residenze pubbliche e private a partire dalla formazione e supporto per gli operatori.

Sono stati effettuati incontri frontali e videoconferenze in tutte le strutture, definendo condotte omogenee, incrementando le presenze mediche e approntando team di infettivologi, igienisti ospedalieri, geriatri e palliativisti, oltre ad avviare progetti di telemedicina, la consulenza farmacologica fino alle linee per la gestione delle salme.

Nel piano sono contenute anche le linee per la gestione dei casi Covid-19: dagli accertamenti dei casi dalla rilevazione dei sintomi, alla programmazione del tampone fino alla eventuale modifica degli spazi con stanze e personale dedicato con il supporto dell’Ausl.

Alle strutture tra Regione, Protezione civile e Ausl sono state distribuite, dall’11 marzo al 6 aprile, quasi 90 mila mascherine; l’Ausl, inoltre, sebbene i dispositivi fossero a carico delle strutture come previsto dal contratto di servizio e un obbligo del datore di lavoro, ha distribuito 638 occhiali e visiere, 5.270 camici, 6.800 copriscarpe e gambali e 66.20 copricapi.

Pubblicato: 09 Aprile 2020Ultima modifica: 03 Novembre 2020