Dalla salute alla salvaguardia dell’ambiente, dallo sviluppo agricolo alla sicurezza alimentare, fino agli interventi per le infrastrutture economiche e socioculturali, alla tutela e alla valorizzazione delle risorse umane, con particolare attenzione alle donne e all’infanzia, alla lotta contro la siccità e la desertificazione. Sono i principali ambiti di intervento del nuovo Fondo territoriale per la cooperazione internazionale allo sviluppo che per il 2009 mette a disposizione dei progetti promossi dal volontariato modenese 450 mila euro di contributi.
L’iniziativa è promossa per la prima volta insieme da Provincia e Comune di Modena con la Fondazione Cassa di risparmio di Modena. I progetti devono essere presentati entro venerdì 19 dicembre alla Provincia (tel. 059 209390, bando e moduli su www.provincia.modena.it – www.modenacooperazione.it – www.fondazione-crmo.it), mentre venerdì 21 novembre, alle 17, nella sala del Consiglio provinciale in viale Martiri della Libertà 34 è previsto un incontro informativo di approfondimento.
Il Fondo prevede due linee di finanziamento: 400 mila euro sono destinati ai progetti nei paesi in via di sviluppo, 50 mila euro sono riservati a iniziative di promozione della cooperazione internazionale che si svolgono nei comuni dell’area di riferimento della Fondazione.
Ai contributi possono accedere le organizzazioni non governative (Ong), le organizzazioni non lucrative di utilità sociale (Onlus), le cooperative sociali e le associazioni di volontariato che svolgono attività a favore delle popolazioni del Terzo mondo che abbiano partner locali e la sede o strutture operative nel territorio modenese.
Il Fondo territoriale è stato costituito quest’anno per «razionalizzare e rendere ancora più efficaci gli interventi promossi negli ultimi anni dagli enti locali che hanno permesso – spiegano i promotori – di finanziare decine di iniziative in Africa, in Sudamerica, in Asia e in Europa costruendo acquedotti, organizzando corsi di formazione, creando opportunità di lavoro, realizzando strutture sanitarie e centri per minori». Tra gli obiettivi del Fondo anche quello di «semplificare le procedure di istruttoria e di gestione garantendo, con i criteri di selezione dei progetti e i meccanismi di controllo, di evitare sprechi e verificare il mantenimento degli impegni».