Qualità, aggregazione e innovazione sono i tre elementi sui quali dovranno puntare le politiche agricole provinciale per il prossimo triennio secondo il presidente della Provincia di Modena Emilio Sabattini. Durante il consiglio straordinario per la presentazione del Piano rurale integrato, il presidente, davanti a una platea composta da rappresentanti delle associazioni, delle cooperative e dei sindacati del mondo agricolo, ha sottolineato che «il punto forte dell’agricoltura modenese è la qualità, rappresentata dai tanti prodotti dop e igp, e su quella bisogna puntare sempre di più. Ma la qualità richiede controlli e per questo chiediamo al sistema tolleranza zero sulle sofisticazioni, che vanno punite pesantemente. Per essere più competitivi è necessario semplificare il quadro e quindi l’indirizzo della Provincia sarà sostenere i processi di aggregazione delle imprese ma anche delle associazioni e dei consorzi. Infine, vorremmo che il prossimo triennio fosse l’occasione per innovare e in questo chiediamo la collaborazione dei produttori: è un momento di cambiamento che richiede a tutti di mettersi in discussione e di compiere delle scelte».
A due anni dall’avvio del Piano rurale integrato provinciale (Prip) 2007-2013 che mette a disposizione delle imprese agricole complessivamente 78 milioni di euro di cui 30 già assegnati, il Consiglio straordinario è stato l’occasione per fare il punto. Come ha detto Giandomenico Tomei, assessore provinciale all’Agricoltura, «è il momento di decidere come impiegare al meglio le risorse rimanenti tenendo conto delle nuove esigenze e rimodulando i criteri di concessione dei fondi per dare risposte sempre più efficaci. Tra i problemi emersi – ha spiegato Tomei – spicca quello del ricambio generazionale sul quale infatti punteremo ancora cercando metodi e incentivi diversi». Oltre i giovani le priorità del Prip sono il sostegno all’imprenditoria femminile, la valorizzazione dell’agricoltura a metodo biologico, la promozione delle produzioni di qualità e no ogm e delle aree svantaggiate della montagna.
Introducendo la seduta, Demos Malavasi, presidente del Consiglio provinciale, ha ricordato i due ordini del giorno per il sostegno all’agricoltura e per la tutela della sicurezza alimentare approvati all’unanimità «che sono il punto di partenza del nostro lavoro e un segnale di supporto a un settore in grave difficoltà e che rimane comunque una delle competenze importanti della Provincia».