consiglio dice no al lambrusco transgenico”l’ue deve vietare il trattamento genetico della vite”

 


No al lambrusco transgenico e ad ogni forma di trattamento genetico delle viti e dei vini italiani. L’appello è stato rivolto alle autorità comunitarie dal Consiglio provinciale con un documento, presentato da Alfredo Silvestri (Rc), approvato con il voto favorevole della maggioranza (Ds, Democratici, Ppi) e Rc, contrari Fi e An, astenuto il Ccd.


Nella presa di posizione viene criticato un recente provvedimento del Parlamento europeo che autorizza la commercializzazione delle viti geneticamente modificate e affida alla Commissione agricoltura della comunità europea la facoltà di emanare direttive “che rendano possibili prodotti vitivinicoli manipolati geneticamente”. Per il Consiglio questi provvedimenti sono “gravemente lesivi del prestigio culturale e del valore commerciale dei prodotti tipici italiani ed in particolare dei lambruschi modenesi doc, oltre che – forse – della salute dei consumatori”.


Nel corso del dibattito Maurizio Poletti ha motivato il voto contrario di Forza Italia con un richiamo ad “una maggiore cautela di giudizio perché le tecniche transgeniche possono rappresentare anche una opportunità per migliorare i prodotti”, un concetto ripreso anche da Giovanni Luppi (Ds), il quale, pur approvando il documento nelle intenzioni, ha chiesto “una maggiore prudenza su un tema delicato, perché si corre il rischio di bloccare la ricerca scientifica”.


Cesare Falzoni (An), infine, ha affermato che “per la tutela del lambrusco c’è il marchio doc, ma è evidente che il Governo italiano non fa nulla per proteggere i nostri prodotti”.

Pubblicato: 02 Marzo 2001Ultima modifica: 25 Agosto 2005