catasto ai comuni, il primo sì entro il 3 ottobremaletti: “i consigli sostengano il decentramento”

Entro il 3 ottobre i Consigli  comunali devono deliberare se intendono ottenere il trasferimento dallo Stato della gestione del catasto. Alcuni Comuni, come Modena, Carpi e Sassuolo, hanno già espresso la volontà di farlo, altri ne stanno discutendo in questi giorni, come ha sollecitato la Provincia di Modena presentando di recente all’Assemblea delle autonomie locali modenesi una presa di posizione dove si sottolinea il «rilevante valore istituzionale di un pronunciamento generalizzato di tutti i 47 Comuni modenesi per la gestione diretta delle funzioni catastali».

In questo modo, sottolinea Maurizio Maletti, vice presidente  della Provincia di Modena, «si potrà avviare davvero il decentramento del catasto che per i cittadini significa usufruire di servizi più rapidi ed efficienti.  Se tutti i Comuni approveranno questa scelta, inoltre, sarà possibile gestire in forma associata il servizio ottimizzando i costi. Sarà inoltre più facile accedere ai fondi e alle risorse umane previste dalla legge nazionale per il decentramento».

Per i Comuni che non dovessero optare per il passaggio, il servizio sarà svolto dall’Agenzia del territorio.

Nel corso dell’Assemblea Francesco Frieri, assessore al Bilancio del Comune di Modena, ha sottolineato che la gestione diretta da parte dei Comuni permette di «migliorare l’equità nel prelievo, secondo un criterio di invarianza del gettito, ma anche la conoscenza dei beni immobiliari e l’integrazione dei processi catastali e comunali».

Nel documento presentato all’Assemblea, Provincia e Comune di Modena si impegnano a costituire un Tavolo di coordinamento tecnico e istituzionale per garantire un raccordo costante tra tutti i Comuni. Presentato anche uno schema di lavoro sulle possibili aggregazioni territoriali per ottimizzare funzioni e modalità gestionali.

Pubblicato: 12 Settembre 2007Ultima modifica: 27 Maggio 2020