Favorire i cittadini italiani rispetto agli stranieri nell’assegnazione degli alloggi popolari e dei fondi per l’affitto. La proposta, presentata dai consiglieri di An, è stata respinta dal Consiglio provinciale che ha approvato invece un documento dove si riafferma il principio dei “pari diritti ai cittadini, italiani e non, in regola con le leggi”.
Il documento è stato votato dalla maggioranza di centrosinistra, contrario il centrodestra, astenuto l’Udc. La presa di posizione di An che chiedeva di introdurre un punteggio legato al requisito della cittadinanza italiana è stata respinta con il voto contrario della maggioranza, astenuti FI e Udc.
Durante la discussione Cesare Falzoni (An) ha affermato che “nell’assegnazione degli alloggi esiste una sperequazione a favore degli stranieri che va corretta: a parità di condizione sociale – propone Falzoni – occorre privilegiare gli italiani”.
Ma per Fabio Mosca (Ds) “è assurdo privilegiare sulla base della nazionalità, perché anche gli stranieri pagano le tasse. Inoltre si tratta di una proposta pericolosa che, tra l’altro, non rispetta quanto previsto dalla legge Bossi-Fini che all’art. 27 prevede il diritto di accesso degli stranieri alle case popolari a condizioni di parità con gli italiani”.
Della legge Bossi-Fini ha parlato anche Claudia Severi (FI) che ha motivato il voto del gruppo affermando che “il problema della sperequazione ai danni dei cittadini italiani esiste, ecco perché abbiamo votato contro il documento della maggioranza, mentre la proposta di An non appare totalmente in sintonia con un’interpretazione letterale della Bossi-Fini”.
Tomaso Tagliani (Udc) ha ricordato “quando in passato si teneva conto del requisito della residenza e i montanari modenesi che emigravano nel distretto ceramico non potevano accedere all’edilizia pubblica”.
Secondo i dati forniti da Acer (l’ente che gestisce l’edilizia pubblica) dei 6447 alloggi pubblici presenti nel modenese 5673 (pari all’88 per cento9 sono occupati da cittadini italiani e 774 (il 12 per cento) da stranieri. Gli inquilini sono in tutto 14686 di cui 12.053 italiani (82,1 per cento) e 2633 stranieri (17,9 per cento).
Nel documento approvato dal Consiglio si chiede più alloggi pubblici da destinare all’affitto e un fondo nazionale per rilanciare l’edilizia pubblica. Il Consiglio, inoltre, chiede all’Acer anche di “attivare strumenti di verifica e di controllo garantendo l’equità ma scoraggiando comportamenti assistenzialistici e furbeschi”.