casa, scade il 10 marzo bando per i fondi regionali maletti: occasione da non perdere per comuni e imprese

 


Scade il 10 marzo il termine per presentare progetti da finanziare con i fondi regionali per realizzare alloggi e soluzioni abitative a sostegno della mobilità per motivi di lavoro. B Lo ha ricordato l’assessore regionale alle Politiche abitative Pier Antonio Rivola partecipando al seminario “Bisogni abitativi e strumenti di politica locale” organizzato dalla Provincia di Modena.


I lavori sono stati aperti da Maurizio Maletti, assessore provinciale alla Programmazione, che, dopo aver ricordato la recente firma del protocollo per la definizione di un “Progetto casa” per i lavoratori in mobilità, ha invitato Comuni e associazioni economiche a non perdere l’occasione del bando per il quale la dotazione finanziaria dovrebbe essere complessivamente di 50 miliardi. Oltre ai Comuni che hanno siglato il protocollo (Modena, Carpi e Maranello) potrebbero essere interessati all’opportunità anche altri Comuni e associazioni economiche come l’Unione industriali.


“Alla Regione, però, chiediamo anche ulteriori risorse per rafforzare gli interventi di riqualificazione urbana” ha aggiunto Maletti facendo riferimento, in particolare, alle iniziative in programma a Mirandola e Castelfranco che per ora hanno ottenuto finanziamenti “così esigui da non dare forza alle loro potenzialità”.


Per Maletti, comunque, il tema principale da affrontare rimane quello dell’affitto “a prezzi accessibili e calmierati in modo da essere alla portata di quei cittadini che non hanno la possibilità di accedere alla casa in proprietà”. L’aumento della popolazione e la necessità del settore economico di “importare” ulteriore manodopera (tra i quattro e i seimila lavoratori da fuori provincia, secondo alcune stime) fanno sì che aumenti la domanda di alloggi, come confermano i dati delle domande per l’edilizia residenziale pubblica (più 34 per cento nel ’99 e un ulteriore 25 per cento nel 2000) o le richieste dei contributi alle locazioni (4400 domande nel 2000).


“Oltre alle nuove iniziative che si potranno realizzare grazie al protocollo – ha aggiunto Maletti – è positivo che quest’anno tutti i Comuni propongano la possibilità di accedere ai fondi per l’affitto, così come l’esperienza dei patti concordati (la riduzione dei canoni è stata tra il 10 e il 15 per cento), mentre possono essere efficaci al sostegno del mercato dell’affitto anche la leva dell’Ici (premiando la disponibilità o “scoraggiando” lo sfitto) e le politiche territoriali e insediative”.

Pubblicato: 22 Febbraio 2001Ultima modifica: 25 Agosto 2005