«Incontreremo i sindacati degli inquilini già la prossima settimana, forse il 19 giugno, ci teniamo alle loro opinioni anche quando non sono condivise». Lo annuncia il vice presidente della Provincia di Modena Maurizio Maletti in risposta alle critiche avanzate da Sunia, Sicet e Uniat per l’aumento dei canoni Acer in vigore dal 1 giugno. Maletti presiede l’assemblea dei Comuni che ha approvato all’unanimità la decisione applicata dall’Azienda casa portando la media da canoni mensili degli oltre 6 mila alloggi modenesi da 135,68 a 153,25 euro.
«Il confronto non è mai venuto meno – ricorda Maletti – e continuerà, come giusto. L’argomento lo stiamo affrontando da ottobre 2007 e ora abbiamo almeno altri due strumenti per verificare se vi siano errori o casi poco sostenibili: il tavolo dei canoni, presso Acer, per accertare eventuali sbagli; i servizi sociali dei Comuni, per affrontare singoli casi di bisogno. Ma ricordiamo che sono già oltre un centinaio le famiglie assistite direttamente dai Comuni».
Per il vice presidente della Provincia, Acer è un’azienda sana grazie al buon funzionamento di questi anni «e tale deve rimanere finalizzando eventuali nuove risorse, proprio come ci chiede anche il sindacato, a nuovi alloggi e a migliorare la manutenzione».
I tre casi citati dai sindacati come esempio di aumenti, sottolinea Maletti, «rimangono tutti sotto la media mensile dei 153 euro proposti, ma gli affitti Acer sono divisi per fasce: 3.700 inquilini pagano un canone mensile inferiore ai 150 € (878 sotto i 50 euro; 877 tra i 50 ed i 100 euro; 1938 da 100 a 150 euro), 975 inquilini pagano tra i 150 e i 200 euro, e 1.359 superano la cifra di 200 mensili. Sono sicuro – conclude Maletti – che se potessimo dare altre case in affitto a questi valori ad altre famiglie, quelle oggi escluse, l’iniziativa sarebbe apprezzata da molti».