Per la prima volta in Emilia Romagna, da mercoledì 30 luglio a lunedì 4 agosto si svolge a Sestola l’edizione 2003 dei Campionati assoluti di parapendio. Gli oltre 130 piloti che partecipano alla manifestazione sportiva decolleranno dal Monte Calvanella, nei pressi di Pian del Falco, a circa 1500 metri di altitudine, mentre lo spettacolare teatro di gara si estenderà tra le vette e i pendii a ridosso del Cimone, in un raggio di circa 50 chilometri, in un’area che gli esperti considerano ideale per la forte presenza di correnti ascensionali di aria calda e per la dinamica delle brezze. Sono queste infatti condizioni necessarie al volo libero, ovvero quello che si svolge in assenza di motore. Le zone di atterraggio sono a Poggioraso di Sestola o a Fanano, a seconda delle condizioni meteorologiche.
L’evento, organizzato dal club Emila in volo in collaborazione con la Federazione italiana volo libero e con il patrocinio della Provincia di Modena dei Comuni di Sestola e di Fanano, della Comunità Montana del Frignano e della Regione Emilia Romagna, è accompagnato da numerosi appuntamenti, spettacoli collaterali e degustazioni gastronomiche.
“L’importanza dell’evento sportivo – commenta l’assessore provinciale al Turismo e allo sport Mario Lugli – si aggiunge al forte richiamo turistico di una disciplina capace di mantenere le promesse di spettacolo e di forti suggestioni per il pubblico”.
Tra i piloti in gara, molti di grande esperienza e ai vertici delle classifiche internazionali, è prevista la presenza del campione italiano in carica Christian Biasi di Rovereto e di alcuni degli azzurri attualmente impegnati nel Campionato del mondo che si sta disputando in Portogallo.
“E’ una disciplina di grande fascino e che, in termini di immagine, gode di un particolare impatto soprattutto tra i giovani” spiega Daniele Fini, organizzatore dei Campionati, ricordando che il parapendio “è un’attività a elevatissimo contenuto tecnologico, facilmente percorribile, a impatto ambientale praticamente nullo e che permette l’accesso a contesti paesaggistici del tutto inediti”.
Finora l’Appennino modenese aveva ospitato solo gare di Coppa Italia. “ma questo è un ambiente ideale per il volo libero – aggiunge Fini – grazie alle ottime postazioni di cui dispone per decolli e atterraggi. Per non parlare del richiamo, anche turistico, capace di esercitare il sistema del Cimone”.