Caccia \2 – Le limitazioni per lo storno solo con appostamenti fissi e senza richiami vivi

Dal 1 settembre si potranno cacciare gli storni seppure con limitazioni, allo scopo di tutelare le produzioni frutticole e viticole nel territorio corrispondente al Comprensorio faunistico omogeneo di pianura, così come individuato nel Piano faunistico-venatorio provinciale 2007/2012 e composto dai seguenti comuni: Bastiglia, Bomporto, Campogalliano, Camposanto, Carpi, Castelfranco Emilia, Castelnuovo Rangone, Castelvetro di Modena, Cavezzo, Concordia sulla Secchia, Finale Emilia, Fiorano Modenese, Formigine, Maranello, Marano sul Panaro, Medolla, Mirandola, Modena, Nonantola, Novi di Modena, Ravarino, San Cesario sul Panaro,  San Felice sul Panaro, San Possidonio, Savignano sul Panaro, San Prospero, Sassuolo, Spilamberto, Soliera, Vignola.

Gli storni potranno essere abbattuti ma solo da appostamenti fissi e temporanei, senza l’uso di richiami vivi, a opera di cacciatori iscritti agli Atc provinciali o residenti in Regione Emilia Romagna e in azienda faunistico venatoria; si potranno abbattere non più di venti capi a giornata e non più di duecento nell’intera stagione, nelle giornate e negli orari previsti dal calendario venatorio provinciale. Dal 1 al 30 novembre in un raggio di cento metri da vigneti e frutteti. I capi abbattuti dovranno essere indicati nel tesserino regionale. La caccia potrà essere sospesa su richiesta dell’Istituto nazionale per la fauna selvatica in caso di drastica diminuzione della specie.

Pubblicato: 13 Agosto 2008Ultima modifica: 03 Luglio 2020