Con 30,4 milioni di ettari certificati e un mercato del valore di 26 miliardi di euro, l’agricoltura biologica è in crescita. Secondo il rapporto Ifoam l’Italia è al quinto posto nel mondo con 1,07 milioni di ettari convertiti al biologico (l’Australia rimane sempre in testa con 11,8 milioni di ettari). Il nostro Paese è leader in Europa anche nella produzione di vini bio, con 30 mila ettari di terreno a viticoltura biologica.
Modena e l’Emilia-Romagna sono state scelte come sedi del Congresso mondiale Ifoam per i primati che vantano. L’Emilia Romagna rappresenta un’eccellenza internazionale con 4.102 imprese certificate e 92 mila ettari di superfici agricole coltivate a biologico. E’ al primo posto in Italia per numero di mense scolastiche (127), quasi il 15 per cento dei pasti bio serviti ogni giorno nelle scuole d’Italia (112 mila su 924 mila). Numeri e dati parlano chiaro: a partire dalle prime esperienze di agricoltura biologica, avviate a Modena alla metà degli anni ’70, il territorio ha sviluppato attività avanzate e ha contribuito a promuovere la cultura del biologico e di uno stile di vita sano e sostenibile. Negli anni ’80 sono nate le prime “Fattorie didattiche”, molte delle quali biologiche. Oggi sono 53 e ogni anno aprono le porte a chiunque sia interessato a vivere un contatto diretto con la natura e con le tradizioni contadine. Standard altissimi contraddistinguono poi la produzione biologica dei prodotti tipici: dall’aceto balsamico tradizionale al prosciutto, dal Parmigiano Reggiano ai vini Lambruschi.
«Siamo orgogliosi – spiega Graziano Poggioli, assessore provinciale ad Agricoltura e alimentazione – che la scelta, per l’edizione 2008, sia caduta su Modena, territorio di pionieri non solo per quanto riguarda metodi e tecniche di coltivazione sostenibili, ma di una cultura del vivere in armonia con la terra. E i nostri prodotti di eccellenza (molti dei quali Dop, Doc e Igp) sono conosciuti in tutto il mondo. Il Congresso mondiale Ifoam sarà l’occasione per presentare a una platea internazionale il modello emiliano e per promuovere attività ed eventi, anche culturali, per far conoscere qualità e valori del biologico».
Ma il territorio modenese è all’avanguardia anche nei programmi di educazione alimentare e nell’introduzione di menu bio nelle mense delle scuole. Sono 343 gli asili e le scuole interessate dal servizio di pasti biologici (con oltre 12.700 pasti al giorno) e l’obiettivo a breve termine è di portare al 65 per cento l’utilizzo di prodotti da agricoltura biologica nella refezione scolastica.
Scenario mondiale
(Fonte: ministero delle Politiche agricole)
1. Il giro d’affari del biologico è di 26 miliardi di euro
2. Gli operatori del settore biologico sono 720 mila
3. Gli ettari coltivati a biologico sono 31 milioni
Scenario europeo
(Fonte: ministero delle Politiche agricole)
1. Il giro d’affari del biologico è di 15 miliardi di euro
2. Gli ettari coltivati a biologico sono 6 milioni e 800 mila
Scenario italiano
(Fonte: ministero delle Politiche agricole)
1. Il giro d’affari del biologico è di 2,2 miliardi di euro
2. Gli operatori del settore biologico sono 51 mila
3. Gli ettari coltivati a biologico sono 1 milione e 147 mila
Secondo l’ultimo Rapporto Ifoam (Federazione internazionale dei movimenti di agricoltura biologica) l’Italia è al 5° posto nella classifica dei Paesi produttori di biologico: al primo posto c’è l’Australia (11,8 milioni di ettari coltivati a biologico), seguita da Argentina (3 milioni), Cina (2,2 milioni) e Stati Uniti (1,6 milioni). L’Italia è leader nel settore della viticoltura biologica con 30 mila ettari di terreno coltivati a biologico (seguono Francia e Spagna con 15 mila).
Il biologico in Emilia-Romagna
(Fonte: Direzione Agricoltura della Regione Emilia-Romagna)
Produzione
1. Le produzioni biologiche certificate sono 4.017 (ultimo dato disponibile del
31/12/06), di cui 3.135 aziende agricole e 882 trasformatori o preparatori
di prodotti ottenuti con metodo biologico
2. Le aziende che si occupano di allevamento biologico sono 560
3. Gli ettari coltivati a biologico sono 85 mila (75 mila sono certificati come
“biologici”, 10 mila sono in conversione)
Consumi
(dati primo semestre 2007 tratti da Indagine Ismea/AcNielsen)
1. Il consumo dei prodotti biologici ha avuto un incremento del 9,8%
rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente
2. Il consumo famigliare di prodotti biologici è cresciuto del 10% (+51% per
prodotti legati all’infanzia, + 2,6% per riso e pasta, + 28% per surgelati)
Attività
(dati indagine Prober – Associazione produttori biologici biodinamici Emilia-Romagna)
1. Nel 70% dei Comuni dell’Emilia-Romagna (233) utilizzano materie prime
biologiche nelle mense scolastiche
2. In 12 Comuni si raggiunge lo standard qualitativo del 100% bio nelle mense di elementari, materne e nidi
3. Il 50% per cento dei Comuni impegnati nella ristorazione scolastica (167)
possono essere definiti “biologici” per la qualità e la quantità delle componenti bio dei menù
Investimenti
In base all’ultimo Piano di Sviluppo Rurale (PSR 2000/2006) la Regione Emilia-Romagna ha destinato al settore biologico 150 milioni di euro per il “sostegno alla competitività delle imprese” (ammodernamento, insediamento dei giovani agricoltori) e per interventi ambientali.