Gli incentivi per la conversione delle auto a metano o gpl, l’avvio dell’esperienza del Cityporto il trasporto delle merci in centro storico a Modena con mezzi a metano, il monitoraggio delle polveri più sottili (Pm 2,5) e i nuovi limiti complessivi alle emissioni per le aziende del distretto ceramico.
Sono solo alcune delle misure attuate nei mesi scorsi nell’ambito del Piano di risanamento dell’aria approvato dalla Provincia di Modena nel 2007. Nel corso dell’incontro in Provincia tra amministratori, tecnici ambientali, rappresentanti delle associazioni di categoria e sindacati che si è svolto giovedì 2 ottobre, è stato fatto il punto dell’attuazione del Piano.
«Si tratta di misure strutturali – spiega Alberto Caldana, assessore provinciale all’Ambiente – indispensabili perché per migliorare la situazione sono certamente utili gli interventi di emergenza, come il blocco dei mezzi più inquinanti, ma occorre avviare anche un’azione decisa e coordinata tra diversi soggetti pubblici e privati».
Diverse iniziative sono già partite, altre partiranno nelle prossime settimane come gli incentivi per l’installazione dei filtri antiparticolato dei veicoli diesel, l’organizzazione del car pooling provinciale per la mobilità casa lavoro in collaborazione dell’Agenzia della mobilità, gli incentivi per le caldaie ad alto rendimento.
Il Piano indica le azioni necessarie, i soggetti competenti e le opportunità di finanziamento, individuando due zone considerate più a rischio: i comuni di Modena, Bastiglia, Bomporto, Campogalliano, Carpi, Castelfranco, Castelnuovo, Nonantola, San Cesario, Soliera e Spilamberto e il distretto ceramico (Sassuolo, Castelvetro, Fiorano, Formigine e Maranello).