Inaugura sabato 28 marzo l’ampliamento del liceo scientifico Tassoni di Modena. La nuova palazzina è stata realizzata dalla Provincia di Modena lungo l’asse di via Misley fino a via Borelli, dove in passato c’era il campetto da pallavolo, con un investimento di due milioni e 600 mila euro.
L’intervento, realizzato applicando i più moderni criteri della bioedilizia, mette a disposizione dell’istituto 15 nuove aule, quattro laboratori, due sale biblioteca, un’aula insegnanti e due spogliatoi della palestra ristrutturati.
Alla cerimonia, in programma alle ore 10 intervengono il presidente della Provincia di Modena Emilio Sabattini, il sindaco di Modena Giorgio Pighi, Egidio Pagani, assessore provinciale ai Lavori pubblici, Silvia Facchini, assessore provinciale all’Istruzione, il dirigente scolastico dell’istituto Luciana Contri, e il presidente del consiglio di istituto Fabrizio Fontana.
«L’intervento – afferma Pagani – è stato effettuato nel rispetto delle caratteristiche costruttive dell’edificio storico come peraltro indicato dalla Soprintendenza ai beni architettonici e storici. Nel rispettare la storia dell’edificio abbiamo introdotto anche criteri innovativi dal punto di vista costruttivo per favorire il risparmio energetico, l’isolamento acustico».
Come spiega Facchini «con questo intervento facciamo fronte al notevole aumento degli iscritti degli ultimi anni. L’istituto passa così da tre sedi a due: quella storica di viale Reiter e la vicina succursale di via Reggianini, con la chiusura della sede di via Ganaceto che è passata al liceo S.Carlo».
Il risparmio energetico della nuova ala viene assicurato dal riscaldamento a pavimento, da finestre a doppia camera d’aria, da un sistema di coibentazione acustica e termica che garantisce anche più confort e da un impianto solare per riscaldare l’acqua, soprattutto quella degli spogliatoi della palestra; realizzata anche una finitura esterna per rendere l’edificio più impermeabile agli agenti atmosferici, mentre gli scarichi dei bagni sono alimentati da un sistema di recupero dell’acqua piovana. Applicati anche i criteri più innovativi della domotica: illuminazione con rilevatore di presenza e variatore di intensità a seconda della luce esterna; anche l’ascensore è a risparmio energetico e potrà essere collegato in futuro a pannelli fotovoltaici.