allarme cinghiali 2 – piani di controllo per limitare i danni degli ungulati all’agricoltura

I cinghiali sono presenti in grandi quantità sul territorio modenese e non solo – come dimostrano i recenti ritrovamenti in pianura – nell’area delimitata dalla cosiddetta “linea rossa”, la linea di confine delle zone in cui è regolamentata la caccia a questo animale. La “linea rossa” è stata di recente modificata includendo il nuovo distretto F che comprende i comuni di Sassuolo, Fiorano, Maranello, Vignola, Marano e Castelvetro.

Proprio per ridurre il numero di ungulati nelle zone montane, la cui presenza è fonte di ingenti danni alle colture agricole di pregio, oltre alla normale attività venatoria, la Provincia ha predisposto nei mesi scorsi un Piano straordinario di controllo,  avvalendosi di cacciatori di ungulati con metodi selettivi e di coadiutori qualificati coordinati dai Vigili provinciali: 101 gli animali abbattuti.

A questa attività straordinaria si aggiungono i Piani ordinari di controllo effettuati dalla Polizia provinciale. Nel 2006 sono stati effettuati fino a oggi 16 piani di controllo in girata nei quali sono stati abbattuti 149 cinghiali. Le zone interessate sono il Parco di Festà a Marano, le Zone di ripopolamento e cattura “Rosola” a Zocca, Sant’Antonio a Pavullo e Chianca
Tagliata a Fiorano, l’Azienda turistica venatoria “Val di Sasso” a Pavullo, l’Azienda faunistica venatoria Grasparossa a Castelvetro, le aziende faunistiche Castagneto a Pavullo e Puianello a Serramazzoni.

Soltanto a fine anno, infine, sarà possibile fare il consuntivo degli abbattimenti da altana, perché le autorizzazioni scadono a dicembre.

 

Pubblicato: 20 Novembre 2006