C’è anche la Diocesi di Modena tra i promotori dei due Parchi di cultura modenesi. L’intera attività gestionale, organizzativa e promozionale è disciplinata da una cabina di regia, chiamata comitato di pilotaggio, della quale fanno parte la Provincia di Modena, le Comunità montane Appennino Modena Ovest e Modena Est, la Comunità Montana del Frignano, i Comuni di Fanano, Fiumalbo, Frassinoro, Guiglia, Lama Mocogno, Marano, Montecreto, Montefiorino, Montese, Palagano, Pavullo, Pievepelago, Polinago, Prignano, Riolunato, Serramazzoni, Sestola, Zocca, il Consorzio Valli del Cimone, il Gal Antico Frignano e Appennino Reggiano, l’Istituto professionale Statale per l’Agricoltura e l’Ambiente Spallanzani, il Parco del Frignano e Promappennino, con il coordinamento di Ial Emilia-Romagna Area di Modena-Reggio Emilia e Provincia di Modena.
Nutrita anche la rete degli operatori privati che hanno aderito al progetto. Sono complessivamente una cinquantina tra associazioni culturali, aziende agricole e agrituristiche, alberghi, ristoranti, bed & breakfast, comitati, locande, osterie, cooperative e “Rocca di Pace, laboratorio di ricerca e formazione”.