Agricoltura, prima analisi dei dati del censimento /2- Le coltivazioni: regge la vite, crescono i cereali

Tre quarti della superficie agricola utilizzata nel modenese sono destinati a seminativi con percentuali in linea con quelle regionali e, quindi, ai vertici nazionali. L’11 per cento sono prati permanenti e pascoli, mentre i frutteti, che rappresentano l’8 per cento, segnalano nel decennio un calo del 13,49 per cento. Sostanzialmente stabile, invece, la vite che è al 6 per cento: erano 8.106 ettari nel 2000 e sono scesi a 7.928.

Dai primi dati del sesto censimento generale dell’agricoltura emerge che a crescere nel decennio sono state le superfici a cereali passate da 39.401 a 44.560 ettari: oggi rappresentano il 37 per cento della superficie agricola utilizzata. Crescono anche le superfici orticole (da 1.519 a 1.830 ettari) e, in misura minore, le foraggere (più 5 per cento) che comunque sono un terzo della superficie complessiva. Vale poco in valore assoluto, ma è significata la crescita dell’olivo che nel 2010 ha raggiunto i 30 ettari.

Tra le colture in calo spicca il caso della barbabietola che, a causa della riforma dell’Ocm zucchero, le politiche comunitarie del settore che hanno portato alla chiusura di diversi zuccherifici, a visto scendere la superficie coltivata da 9.156 agli attuali 2.621 ettari. Dimezzate anche le superfici delle piante industriali come soia, colza, girasole.

Pubblicato: 29 Luglio 2011Ultima modifica: 16 Giugno 2020