Modena si candida a capitale mondiale del Biologico nel 2008 offrendo all’Italia, per la prima volta, l’opportunità di ospitare il Congresso internazionale del movimento mondiale dell’agricoltura biologica, quella cioè che non fa uso di Ogm (organismi geneticamente modificati), concimi, diserbanti e altre sostanze chimiche di sintesi. La candidatura, promossa dalla Provincia di Modena e da Aiab Emilia Romagna (Associazione italiana agricoltura biologica, www.aiab.it) e aperta a nuove adesioni, è stata ufficializzata nei giorni scorsi a Norimberga, in Germania, nell’ambito del Biofach, la principale fiera internazionale del Biologico.
“E’ una grande occasione per contribuire a promuovere in tutto il mondo il nostro territorio con le sue emergenze storiche, paesaggistiche ed architettoniche – commenta Graziano Poggioli, assessore provinciale all’Agricoltura e all’alimentazione – ma soprattutto con le nostre produzioni tipiche e biologiche di qualità. Un’occasione per il nostro territorio, per tutta la regione e per l’Italia”.
Il Congresso internazionale dell’Ifoam (Federazione internazionale dei movimenti dell’agricoltura biologica) si svolge ogni tre anni e quest’anno è in settembre ad Adelaide in Australia. L’edizione 2008 a Modena porterebbe in provincia circa 4000 persone da tutto il mondo, in rappresentanza di 800 organizzazioni di produttori bio, di certificazione, di promozione e sviluppo, di ricerca e commercio. Il Congresso non è mai stato ospitato dall’Italia, nonostante il nostro paese sia uno dei leader mondiali del biologico, con 50 mila operatori e un milione e 200 mila ettari di coltivazioni biologiche certificate, più degli interi Stati Uniti d’America.
La provincia di Modena è uno dei territori a più vasta e duratura tradizione biologica del paese. Include 11 mila ettari di coltivazioni biologiche e conta 620 aziende biologiche certificate (in Emilia Romagna sono 4.770) che contribuiscono a produrre alcune delle specialità grastronomiche modenesi con marchio Dop e Igp, conosciute in tutto il mondo: dal Parmigiano reggiano al Prosciutto, dalle pere alle ciliegie, fino all’aceto balsamico e al Lambrusco (tabella con comunicato n. 244).
“Il territorio di Modena – commenta il vicepresidente di Aiab Emilia Romagna, Antonio Compagnoni – ha saputo custodire e valorizzare secolari tradizioni agroalimentari, vanto del nostro paese, punto di riferimento per l’enogastronomia mondiale. E ha tutte le carte in regola per essere scelto come sede del prossimo Congresso Ifoam”.