abolizione delle province 1 – le nuove propostemalavasi: “meglio trasformarle in unioni di comuni”

«Più che l’abolizione sarebbe necessaria una riforma costituzionale delle Province che le trasformi in unioni di comuni, enti di secondo grado cioè dove il Presidente è uno dei sindaci, la Giunta è composta da sindaci o loro delegati assessori e consiglieri, mentre il Consiglio è composto da consiglieri di maggioranza e opposizione eletti nei Comuni. Senza indennità aggiuntive».

Demos Malavasi, presidente del Consiglio provinciale di Modena, interviene sulla proposta di riforma costituzionale per l’abolizione delle Province.

«Non servono annunci propagandisti – sottolinea Malavasi – che poi si risolvono in un nulla di fatto. Tra Regione e Comuni è necessario un ente intermedio per la programmazione di area vasta su alcune precise competenze: ambiente , territorio e mobilità, lavoro, formazione professionale e scuole superiori. Per altre materie la Provincia deve svolgere un ruolo di coordinamento».

Oltre alla trasformazione delle Province, per Malavasi occorre un Parlamento con la metà dei deputati e un Senato delle Regioni e delle Autonomie Locali, una riduzione drastica dei ministeri ma anche una semplificazione dell’azione delle Regioni. Vanno, inoltre, promosse e sostenute le unioni tra comuni per la gestione dei servizi, mentre, in analogia con la riduzione del numero dei Parlamentari e dei ministri, è necessario ridurre il numero dei consiglieri e degli assessori a tutti i livelli.

«Queste scelte – conclude Malavasi – permetterebbero di dare maggiore efficienza e risparmi. Per far fronte a questa crisi drammatica serve un grande sforzo per innovare il nostro paese, le sue istituzioni e la pubblica amministrazione, valorizzando il merito e promuovendo pari opportunità e giustizia sociale. Questo deve scaturire anche da un dibattito rigoroso e serio di carattere costituente sul nostro assetto istituzionale per renderlo più efficiente e meno costoso. Se gli interventi si limitano ai tagli e ai vincoli agli enti locali virtuosi, salta anche l’impianto del federalismo fiscale» .

E’ in questo contesto, ricorda Malavasi,  di carattere nazionale che il Consiglio provinciale sarà impegnato nei prossimi mesi su importanti temi (vedi comunicato n. 819).

 

 

 

 

Pubblicato: 30 Agosto 2011