Si chiama Ozzy Ozone l’agguerrita molecola di ozono protagonista del cartone animato che racconta, in modo divertente e preciso, le cause e gli effetti del buco dell’ozono sull’ambiente e sulle persone.
Il cartone educativo, presentato per la prima volta in traduzione italiana durante il Consiglio provinciale straordinario sull’ambiente, è stato realizzato a cura dell’Unep, il Programma delle Nazioni unite per l’ambiente, nel 2004. La storia racconta di come il piccolo difensore della stratosfera Ozzy, attaccato dai clorofluorocarburi, i gas “cfc” contenuti per esempio nei vecchi frigoriferi, precipiti sulla terra lasciando un buco nella cortina difensiva attraverso il quale passano i dannosi raggi ultravioletti. Ozzy è salvato dall’albatross Alberta e insieme i due raccontano a una ragazzina i danni che il buco nell’ozono può causare e di come proprio i ragazzi possono avere un ruolo importante nell’impedirlo. L’opera è stata tradotta in italiano per iniziativa di Paolo Bonasoni del Cnr che ha coinvolto, come doppiatori dei due personaggi, il cantante Luca Carboni e l’attrice Titta Ruggeri, che hanno prestato la loro opera gratuitamente. Il cartone, ha annunciato Pier Carlo Sandei dell’Ufficio regionale per l’Europa dell’Unep che l’ha presentato, sarà distribuito alla scuole ma sarà anche scaricabile liberamente dai siti internet del Cnr e dell’Unep.