Mattoni ecologici, malte naturali, solai in legno trattai con resine naturali, intonaci traspiranti, pavimenti in legno o cotto, impianti di riscaldamento a irraggiamento a basso consumo di energia, fino alla progettazione bioclimatica per un casa fresca e confortevole.
La bioarchitettura ha lo scopo innanzitutto di costruire una casa fresca e confortevole, occupandosi di tutto il ciclo di vita di un’abitazione: dalla fase di produzione del materiale ecocompatibile fino alla demolizione.
E’ una disciplina che si è sviluppata a partire dagli anni ’70 soprattutto del nord Europa (in Germania dal 1974 viene insegnata nelle scuole).
Le caratteristiche fondamentali sono il risparmio energetico, l’uso di materiali prevalentemente rigenerabili e il recupero di metodi di sistemi costruttivi del patrimonio storico-culturale.
“Per quanto riguarda i costi della casa ecologica – spiega Francesca Sorricaro, direttore di Bioecolab – non ci sono ancora sistemi di controllo approfonditi, ma da recenti analisi è emerso che costruire con criteri ambientali fa aumentare leggermente i costi, ma solo all’inizio e di poco. Tuttavia, tenendo conto del risparmio energetico nel corso degli anni, una casa ecologica risulta più conveniente anche in termini di costi”.
Particolarmente importanti è la scelta dei materiali che deve privilegiare quelli naturali anche per garantire un microclima ottimale all’interno dell’edificio. Pertanto l’uso del cemento dovrà essere ridotto al minimo indispensabile, limitato principalmente alle componenti strutturali.