A Maranello dal 27 giugno il dancewoods festival \1 – Una settimana dedicata alla danza contemporanea

Sei artisti di fama internazionale come docenti; una trentina di iscritti ai workshop di danza contemporanea, provenienti in gran parte da paesi europei ed extraeuropei; sette giorni dedicati alla danza contemporanea, con un omaggio ai 150 anni dell’unità d’Italia.

È quanto propone la prima edizione del festival internazionale di danza contemporanea “Dancewoods”, in programma a Maranello da lunedì 27 giugno a domenica 3 luglio 2011. Organizzato dall’omonima associazione, il festival ha il patrocinio del Comune di Maranello, della Provincia di Modena e della Regione Emilia Romagna mentre la jam session in programma il 30 giugno, organizzata nell’ambito del programma di “Maranello in Giugno”, avrà il contributo del Consorzio Maranello Terra del Mito e sarà organizzata in collaborazione con il Comune di Maranello, il Museo Ferrari e il Maranello Made in Red Café(comunicato n. 563). Informazioni: www.dancewoods.com.

Il festival Dancewoods è un progetto che ha come obiettivo la totale immersione nelle ultime tendenze della danza contemporanea. Sede principale delle attività (worskshop, seminari, performance di danza) sarà l’agriturismo Il Luoghetto di Torre Maina, scelto dagli organizzatori per valorizzare l’aspetto della vita contemporanea più affine alla natura.

«In questo luogo immerso nel verde delle colline – spiega Marianna Miozzo, direttore artistico del festival – gli artisti ospiti e i partecipanti dei vari laboratori di danza convivranno per una settimana, condividendo i vari momenti della giornata, ma soprattutto si divertiranno a danzare, a sperimentare e a scoprire nuovi stili in rottura con i metodi convenzionali e che si stanno sviluppando in Europa negli ultimi anni, in linea con le nuove tendenze della danza contemporanea» (comunicato n. 564).

«Un’occasione importante – sottolinea Mario Galli, vicepresidente della Provincia di Modena con delega alla Promozione del territorio e delle sue eccellenze – per valorizzare la ricchezza della nostra terra, come dimostra la scelta di dedicare l’appuntamento-clou, la jam session aperta al pubblico, alla Ferrari, simbolo non solo di Modena ma del made in Italy». 

Pubblicato: 23 Giugno 2011Ultima modifica: 22 Aprile 2020